Ematomi di almeno 5 cm ed esiti in pazienti che si devono sottoporre a intervento coronarico percutaneo elettivo
Il sanguinamento maggiore influenza in modo significativo gli esiti in pazienti che si devono sottoporre a intervento coronarico per cutaneo ( PCI ), ma non esistono definizioni uniformi per sanguinamento maggiore e minore.
Ematomi maggiori o uguali a 5 cm al sito di puntura dell'arteria femorale sono considerati eventi maggiori in alcuni studi e minori in altri; sono disponibili informazioni cliniche limitate su incidenza e rilevanza clinica di ematomi maggiori o uguali a 5 cm tra i pazienti da sottoporre a intervento coronarico percutaneo.
Sono stati analizzati i dati dello studio STEEPLE nei pazienti da sottoporre a PCI elettivo con l’obiettivo di valutare l'impatto di ematomi maggiori o uguali a 5 cm sugli esiti ischemici ( mortalità, infarto miocardico non-fatale o rivascolarizzazione urgente del vaso target ) fino al giorno 30 e sulla mortalità per tutte le cause a 1 anno.
Dati relativi all'ematoma sono risultati disponibili per 3342 dei 3528 pazienti dello studio STEEPLE e i pazienti con ( n=103 ) e senza ( n=3239 ) ematomi superiori o uguali a 5 cm sono stati distribuiti nei gruppi di trattamento.
Non sono state osservate differenze negli esiti ischemici a 30 giorni tra pazienti con e senza ematomi ( 5.8% vs 5.9%, rispettivamente; P=0.96 ), né trasfusioni in pazienti con ematomi rispetto a quelli senza ematomi ( 0% e 0.4%, rispettivamente; P=0.52 ).
Una maggiore riduzione nel livello di emoglobina è stato osservato ( pre- vs post-intervento coronarico percutaneo ) in pazienti con ematomi rispetto a quelli senza ematomi ( -0.84 vs -0.35 g/L, P inferiore o uguale a 0.001 ), mentre non sono emerse differenze significative nella mortalità per tutte le cause a 1 anno tra pazienti con e senza ematomi ( 0.0% vs 1.7%, P=0.98 ).
In conclusione, dopo intervento coronarico percutaneo, ematomi maggiori o uguali a 5 cm non hanno effetto sugli eventi ischemici a 30 giorni o su mortalità a 1 anno e benché non ci sia consenso sulla classificazione di ematomi ampi, l'assenza di una relazione tra ematomi maggiori o uguali a 5 cm ed esito clinico dopo intervento coronarico percutaneo giustifica la classificazione di questi ematomi come sanguinamenti minori nello studio STEEPLE. ( Xagena2010 )
White HD et al, Am Heart J 2010; 159: 110-116
Cardio2010
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