Ruolo dell'Acido Bempedoico e dell'Ezetimibe nel trattamento dell'ipercolesterolemia
L'Ezetimibe, disponibile da due decenni, e l'Acido Bempedoico, un nuovo farmaco che inibisce la stessa via biosintetica mirata dalle statine ma in una fase iniziale, rappresentano strumenti preziosi per il trattamento dell'ipercolesterolemia, in particolare in specifici gruppi di pazienti.
L'Acido Bempedoico, da solo o in combinazione con Ezetimibe, sembra ridurre significativamente i livelli di colesterolo LDL, un effetto che è stato osservato anche nei pazienti con intolleranza alle statine.
Uno studio di randomizzazione mendeliana ha previsto un effetto protettivo cardiovascolare dell'Acido Bempedoico; uno studio clinico randomizzato sta valutando se il controllo farmacologico dell'ipercolesterolemia con Acido Bempedoico si traduca in un beneficio clinico.
L'Acido Bempedoico, così come l'Ezetimibe, non sembra indurre eventi avversi a livello muscolare; inoltre, mentre le statine sono associate a un modesto, sebbene significativo, aumento del rischio di diabete di nuova insorgenza, l'Acido Bempedoico no, almeno sulla base delle prove disponibili.
Revisione
Ad oggi, sono stati segnalati eventi avversi associati all'Acido Bempedoico, da solo o in combinazione con Ezetimibe, con un'incidenza paragonabile a quella del placebo, inclusi gli effetti a carico dei muscoli; tuttavia, tra i pazienti trattati con Acido Bempedoico è stato riportato un modesto aumento dei livelli di acido urico, completamente reversibile con l'interruzione del trattamento, probabilmente correlato all'inibizione farmaco-mediata di un trasportatore specifico.
Sulla base dei risultati riportati negli studi di fase 3 disponibili, l'Acido Bempedoico risulta meno efficace nel ridurre i livelli di colesterolo LDL rispetto ad altri agenti ipocolesterolemizzanti, comprese le statine.
Può tuttavia rappresentare un'alternativa per ridurre l'ipercolesterolemia e, probabilmente, il rischio cardiovascolare nei pazienti che non possono ( o non sono disposti a ) assumere statine, in caso di eventi avversi muscolari o in pazienti con alterata omeostasi del glucosio.
Il suo beneficio clinico resta da essere confermato e gli effetti avversi a lungo termine dovrebbero essere determinati in studi specificamente progettati per affrontare questi aspetti, con particolare attenzione ai pazienti con fattori di rischio predisponenti al diabete o con una storia di acido urico elevato o gotta.
L'Acido Bempedoico quando combinato con Ezetimibe, anche sotto forma di associazione a dose fissa ( Nustendi ) risulta altamente efficace.
Il potenziale effetto benefico sull'infiammazione ( come indicato dalla rilevante riduzione della proteina C-reattiva [ PCR ] ) rendono l'Acido Bempedoico un attore importante nella lotta contro le malattie cardiovascolari. ( Xagena2022 )
Pirillo A, Catapano AL, Curr Opin Endocrinol Diabetes Obes 2022; 29: 161-166
Endo2022 Farma2022
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