Trapianto allogenico di cellule staminali in pazienti con leucemia mieloide acuta NPM1-mutata


La presenza di una mutazione nel gene nucleofosmina-1 ( NPM1mut ) nella leucemia mieloide acuta ( AML ) è associata a una prognosi favorevole.
Per valutare il valore predittivo per quanto riguarda il trapianto allogenico di cellule staminali ( SCT ), è stato confrontato il decorso clinico dei pazienti con leucemia mieloide acuta NPM1mut ammissibili a trapianto allogenico di cellule staminali in una analisi con disponibilità di un donatore versus nessuna disponibilità.

Tra i 1.179 pazienti con leucemia mieloide acuta ( età 18-60 anni ) trattati nello studio Study Alliance Leukemia AML 2003, sono stati identificati tutti i pazienti NPM1 mut con cariotipo a rischio intermedio.

Secondo il protocollo della sperimentazione, i pazienti sono stati destinati a ricevere trapianto allogenico di cellule staminali se era disponibile un fratello donatore HLA identico.
I pazienti senza donatore disponibile hanno ricevuto consolidamento o trapianto autologo di cellule staminali.

Sono state confrontate la sopravvivenza libera da recidiva ( RFS ) e la sopravvivenza globale ( OS ) in base alla disponibilità di un donatore compatibile.

Dei 304 pazienti eleggibili, 77 pazienti avevano un donatore fratello e 227 non avevano un familiare donatore disponibile abbinato.

I tassi di sopravvivenza libera da recidive a 3 anni i nei gruppi con donatore e senza donatore sono stati, rispettivamente, 71% e 47% (P=0.005); i tassi di sopravvivenza globale sono stati, rispettivamente, 70% e 60% ( P=0.114 ).

Nei pazienti con cariotipo normale e nessuna duplicazione in tandem interna al gene FLT3 ( n=148 ), i tassi di sopravvivenza libera da recidive a 3 anni nei gruppi con donatore e senza donatore sono stati, rispettivamente, 83% e 53% ( P=0.004 ); i tassi di sopravvivenza globale a 3 anni sono stati, rispettivamente, 81% e 75% ( P=0.300 ).

in conclusione, il trapianto allogenico di cellule staminali ha portato a sopravvivenza libera da recidive significativamente prolungata nei pazienti con leucemia mieloide acuta NPM1mut.
L'assenza di una differenza statisticamente significativa nella sopravvivenza globale è probabilmente un risultato del fatto che i pazienti NPM1mut che hanno avuto recidiva hanno risposto bene al trattamento di salvataggio.
Il trapianto allogenico di cellule staminali in prima remissione ha una potente efficacia antileucemica ed è una valida opzione terapeutica nei pazienti con leucemia mieloide acuta NPM1mut con un fratello donatore. ( Xagena2015 )

Röllig C et al, J Clin Oncol 2015;33:403-410

Emo2015 Onco2015



Indietro

Altri articoli

Enasidenib ( Idhifa) è un inibitore dell'isocitrato deidrogenasi 2 ( IDH2 ) approvato per il trattamento dei pazienti con leucemia...


L'insufficienza molecolare nella leucemia mieloide acuta ( AML ) con mutazione NPM1 progredisce inevitabilmente fino a una recidiva franca se...


La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Inaqovi ( Decitabina e Cedazuridina, per via orale ) come monoterapia per...


Pivekimab sunirine è un coniugato anticorpo-farmaco di prima classe comprendente un anticorpo CD123 ad alta affinità, un linker scindibile e...



CD123, una subunità del recettore dell'interleuchina-3 ( IL-3 ), è espresso in circa l'80% delle leucemie mieloidi acute ( AML...


Il regime di condizionamento con Busulfan più Fludarabina ( BuFlu ) ha una mortalità correlata al trapianto ( TRM )...


Olutasidenib ( FT-2102; Rezlidhia ) è un inibitore potente, selettivo, orale, in piccole molecole, dell'isocitrato deidrogenasi 1 mutante ( IDH1...


Il danno al microbiota intestinale nei pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule ematopoietiche ( HCT ) e nei pazienti...


Uno studio di fase 3 in aperto, multicentrico, randomizzato ha dimostrato che il mantenimento con Sorafenib ( Nexavar ) dopo...