Insufficienza di vitamina D e prognosi nel linfoma non Hodgkin


L'insufficienza di vitamina-D è comune negli Stati Uniti e, in alcuni studi, bassi livelli di questa vitamina sono risultati legati a più alta incidenza di cancro, incluso il linfoma non-Hodgkin.

Inoltre, dati recenti suggeriscono che l'insufficienza di vitamina D sia legata a prognosi peggiore in alcuni tipi di cancro anche se non sono disponibili dati sul linfoma non-Hodgkin.

Uno studio prospettico di coorte su 983 pazienti con nuova diagnosi di linfoma non-Hodgkin ha testato l'ipotesi che i livelli circolanti di 25-idrossivitamina D siano predittivi della sopravvivenza libera da eventi e della sopravvivenza generale.

Sono stati valutati i livelli di 25-idrossivitamina D e di 1.25-diidrossivitamina D.

L'età media alla diagnosi era di 62 anni ( intervallo da 19 a 94 anni ); il 44% dei pazienti ha mostrato livelli insufficienti di 25-idrossivitamina D ( inferiori a 25 ng/mL ) entro 120 giorni dalla diagnosi.

Il follow-up mediano è stato di 34.8 mesi e sono stati osservati 404 eventi e 193 decessi ( 168 da linfoma ).

Dopo aggiustamento per i fattori prognostici noti e per il trattamento, i pazienti con livelli insufficienti di 25-idrossivitamina D con linfoma diffuso a grandi cellule B hanno mostrato una minore sopravvivenza libera da eventi ( hazard ratio, HR=1.41 ) e sopravvivenza generale ( HR=1.99 ); anche quelli con insufficienza di 25-idrossivitamina D con linfoma a cellule T hanno mostrato minore sopravvivenza libera da eventi ( HR=1.94 ) e minore sopravvivenza generale ( HR=2.38 ).

Non sono state osservate associazioni con la sopravvivenza libera da eventi con altri tipi di linfoma.

Tra i pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B e linfoma a cellule T, livelli più elevati di 1.25-idrossivitamina D sono risultati associati a una migliore sopravvivenza libera da eventi e sopravvivenza generale.

In conclusione, l'insufficienza di 25-idrossivitamina D è risultata associata a minore sopravvivenza libera da eventi e sopravvivenza generale in pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B e linfoma a cellule T.
Resta da valutare se la normalizzazione dei livelli di vitamina D possa migliorare gli esiti in questi pazienti. ( Xagena2010 )

Drake MT et al, J Clin Oncol 2010; 28: 4191-4198


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