Lupus eritematoso sistemico: l’FDA ha approvato Benlysta
L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Benlysta ( Belimumab ) nel trattamento dei pazienti con lupus eritematoso sistemico, che ricevono la terapia standard, inclusi i corticosteroidi, antimalarici, immunosoppressori e farmaci antinfiammatori.
Benlysta viene somministrato per infusione endovenosa, ed è il primo inibitore diretto della proteina BLyS ( stimolatore dei linfociti B ), in grado di ridurre il numero abnorme di cellule B.
Prima di Benlysta, l’FDA aveva approvato per il trattamento di lupus, Plaquenil ( Idrossiclorochina ) e i corticosteroidi, nel 1955.
L’Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) era stata approvata per il trattamento del lupus nel 1948.
Il lupus è una grave malattia autoimmune, potenzialmente fatale. Colpisce prevalentemente le donne, e di solito si sviluppa tra i 15 e i 44 anni.
La malattia interessa diverse parti del corpo, tra cui le articolazioni, la pelle, i reni, i polmoni, il cuore e il cervello.
I comuni sintomi del lupus sono rappresentati da: gonfiore alle articolazioni o dolori articolari, sensibilità alla luce, febbre, dolore toracico, perdita di capelli, e senso di affaticamento ( fatigue ).
Le stime variano sul numero dei malati di lupus negli Stati Uniti, da circa 300.000 a 1.5 milioni.
Le donne afro-americane presentano un’incidenza 3 volte superiore ( numero di nuovi casi ) rispetto alle donne di razza caucasica.
Due studi clinici, che hanno coinvolto 1.684 pazienti affetti da lupus eritematoso sistemico, hanno dimostrato la sicurezza e l'efficacia di Benlysta.
I pazienti con lupus attivo sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere Benlysta più terapia standard, oppure un placebo più terapia standard.
Gli studi hanno escluso i pazienti che avevano ricevuto una precedente terapia mirata alle cellule B oppure Ciclofosfamide per via endovenosa, e quelli con coinvolgimento renale o del sistema nervoso centrale.
I pazienti trattati con Benlysta e terapia standard hanno presentato una più ridotta attività di malattia rispetto a quelli che avevano ricevuto un placebo oltre alla terapia standard.
I risultati hanno indicato, ma non hanno accertato in modo definitivo, che alcuni pazienti sono andati incontro a un ridotto rischio di gravi esacerbazioni, e alcuni hanno diminuito le dosi di steroidi.
I pazienti afro-americani e i pazienti di origine africana che hanno preso parte ai due studi non sono apparsi rispondere al trattamento con Benlysta. Tuttavia, gli studi non avevano i numeri sufficienti per giungere a una conclusione definitiva. Per risolvere questo problema, la società produttrice ha deciso di condurre un ulteriore studio per valutare ulteriormente la sicurezza e l'efficacia di Benlysta in questo sottogruppo di pazienti affetti da lupus.
Nel corso degli studi clinici è stata osservata una maggiore incidenza di mortalità e di infezioni gravi con Benlysta rispetto al placebo.
Belimumab non deve essere somministrato con vaccini vivi.
La società produttrice di Benlysta è tenuta a fornire una Medication Guide per informare i pazienti dei rischi connessi con il farmaco.
Gli effetti indesiderati più comuni riscontrati negli studi che hanno valutato Belimumab sono stati: nausea, diarrea e febbre.
I pazienti hanno anche manifestato reazioni di infusione; pertanto prima della somministrazione di Benlysta i pazienti devono essere trattati con un antistaminico. ( Xagena2011 )
Fonte: FDA, 2011
Farma2011 Reuma2011
Indietro
Altri articoli
Sospensione del Micofenolato mofetile nei pazienti con lupus eritematoso sistemico
Il Micofenolato mofetile ( CellCept ) è un immunosoppressore comunemente usato per trattare il lupus eritematoso sistemico ( SLE )...
Impatto della bassa attività di malattia, della remissione e della remissione completa sulle riacutizzazioni successive alla riduzione graduale dei corticosteroidi e della terapia immunosoppressiva nei pazienti con lupus eritematoso sistemico
Gli obiettivi del trattamento per il lupus eritematoso sistemico ( SLE ) includono lo stato di malattia LLDAS ( Lupus...
Baricitinib per il lupus eritematoso sistemico: studio SLE-BRAVE-II
Baricitinib ( Olumiant ) è un inibitore orale selettivo della Janus chinasi 1 e 2 approvato per il trattamento dell'artrite...
Baricitinib per il lupus eritematoso sistemico: studio SLE-BRAVE-I
Baricitinib ( Olumiant ) è un inibitore orale selettivo della Janus chinasi 1 e 2 ( JAK1/2 ) approvato per...
Rischio di infezione precoce nei pazienti con lupus eritematoso sistemico trattati con Rituximab o Belimumab dallo studio BILAG-BR
I pazienti con lupus eritematoso sistemico ( SLE ) sono a maggior rischio di infezione rispetto alla popolazione generale. Sono...
Efficacia di Anifrolumab nei domini degli organi nei pazienti con lupus eritematoso sistemico da moderato a grave: analisi post-hoc degli studi TULIP-1 e TULIP-2
Il lupus eritematoso sistemico ( SLE ) è una malattia autoimmune cronica caratterizzata da un coinvolgimento multisistemico. È stata valutata l'efficacia...
Saphnelo a base di Anifrolumab nel trattamento del lupus eritematoso sistemico
Saphnelo è un medicinale utilizzato come terapia aggiuntiva per i pazienti adulti affetti da lupus eritematoso sistemico ( LES ),...
Concordanza e discordanza nelle misure degli esiti degli studi clinici sul lupus eritematoso sistemico: tre studi con Anifrolumab
Nel programma di studi sul lupus eritematoso sistemico ( SLE ) con Anifrolumab ( Saphnelo ), è stato condotto uno...
Iberdomide nel lupus eritematoso sistemico
Iberdomide, un modulatore della proteina cereblon che promuove la degradazione dei fattori di trascrizione Ikaros e Aiolos, che influenzano lo...
Efficacia e sicurezza di Anifrolumab in base alla firma genetica dell'interferone di tipo I e sottogruppi clinici nei pazienti con lupus eritematoso sistemico
Sono state caratterizzate l'efficacia e la sicurezza di Anifrolumab ( Saphnelo ) nei pazienti con lupus eritematoso sistemico ( SLE...