Antibiotici macrolidi: Claritromicina associata ad aumentato rischio di morte cardiaca


Ricercatori del Statens Serum Institut di Copenhagen ( Danimarca ) hanno trovato che l'uso della Claritromicina ( Klacid ) è associato a un aumento del rischio di morte cardiaca.
Non è stato riscontrato nessun rischio associato a un altro antibiotico macrolide, la Roxitromicina ( Rulid ).
Ad essere particolarmente soggette al rischio sarebbero le donne.

I ricercatori hanno condotto uno studio di coorte prospettico per valutare i decessi cardiaci tra i pazienti a cui era stato prescritto nel periodo 1997-2011, un antibiotico macrolide o la Penicillina V.
Nelle analisi dei sottogruppi sono state anche valutate la mortalità cardiaca per età, sesso, il punteggio di rischio per la morte cardiaca e l'uso di farmaci in grado di inibire il citocromo P450 3A.

Sono stati analizzati 588.988 cicli di terapia con Roxitromicina, 160.297 cicli con Claritromicina e 4.355.309 cicli con Penicillina V.

Sono state riscontrate 285 morti cardiache durante il periodo di studio: 18 tra coloro che avevano ricevuto Claritromicina, 32 tra i pazienti trattati con Roxitromicina e 235 tra i pazienti a cui era stata somministrata la Penicillina V.

Per la Claritromicina, il tasso di incidenza di decessi per cause cardiache è stato pari a 5.3 per 1.000 anni-persona.
Per la Roxitromicina e la Penicillina V, il tasso di incidenza è stato, invece, pari a 2.5 per 1.000 anni-persona.

In un'analisi non-aggiustata, l'uso corrente di Claritromicina è stato associato a un aumentato rischio di morte cardiaca, con un rapporto di tassi di 2.07.
La differenza di rischio assoluto rettificato a fronte dell’uso corrente di Penicillina V era di 37 morti cardiache per 1 milione di cicli di trattamento.
Il rischio relativo era più alto nelle donne che negli uomini, ma questo non era statisticamente significativo.
L’età, il punteggio di rischio cardiaco e l'uso concomitante di farmaci inibitori del citocromo P450 3A non ha avuto alcun effetto.
L’uso in passato della Claritromicina non è stato associato a un aumentato rischio di morte cardiaca.

Il rischio assoluto è piccolo, quindi, secondo gli Autori, questo risultato potrebbe avere un effetto limitato sulla prescrizione di questo macrolide.
Tuttavia, essendo la Claritromicina uno degli antibiotici più comunemente utilizzati, il numero totale di morti cardiache in eccesso potrebbe non essere trascurabile. ( Xagena2014 )

Fonte: British Medical Journal ( BMJ ), 2014

Cardio2014 Inf2014 Farma2014


Indietro

Altri articoli

È stato dimostrato che la distribuzione di massa di Azitromicina ai bambini in età prescolare due volte all'anno per 2...


Le combinazioni di antibiotici che includono macrolidi hanno mostrato tassi di mortalità più bassi rispetto ai beta-lattamici in monoterapia o...


Una meta-analisi ha mostrato che l'uso di antibiotici macrolidi può essere associato a un leggero aumento del rischio di morte...


Il trattamento con macrolidi a lungo termine ha dimostrato benefici nelle malattie infiammatorie delle vie respiratorie, ma non è noto...


I modelli animali suggeriscono che le proprietà immunomodulanti degli antibiotici macrolidi hanno valore terapeutico per i pazienti con danno polmonare...


Tra i farmaci non-cardiovascolari che possono causare un allungamento del tratto QT all’elettrocardiogramma, gli antibiotici ricoprono un ruolo rilevante visto...


Uno studio, coordinato da Ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca, ha confrontato l’effetto degli antibatterici macrolidi e i fluorochinoni nell’insorgenza di aritmia...


Nella RNF ( Rete Nazionale di Farmacovigilanza ) sono registrate 19 segnalazioni di alterazioni del gusto e dell’olfatto con Claritromicina...


E’ stato osservato un aumento delle complicanze negli adulti e nei bambini immunocompromessi con faringite streptococcica secondaria a fallimento del...