Effetto di Empagliflozin sulla massa ventricolare sinistra nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 e malattia coronarica: studio EMPA-HEART CardioLink-6
Gli inibitori di SGLT2 ( co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ) riducono gli eventi cardiovascolari nel diabete mellito di tipo 2, ma non è noto se promuovano effetti cardiaci diretti.
L'obiettivo di uno studio è stato quello di determinare se Empagliflozin ( Jardiance ) provochi una diminuzione della massa ventricolare sinistra ( LV ) nelle persone con diabete mellito di tipo 2 e malattia coronarica.
Tra il 2016 e il 2018, sono stati reclutati 97 individui di età maggiore o uguale a 40 e inferiore o uguale a 80 anni con emoglobina glicata [ HbA1c ] dal 6.5% al 10.0%, malattia coronarica nota, e velocità di filtrazione glomerulare stimata maggiore o uguale a 60 ml/min/1.732.
I partecipanti sono stati randomizzati a Empagliflozin ( 10 mg/die, n=49 ) oppure placebo ( n=48 ) per 6 mesi, oltre allo standard di cura.
L'esito primario era la variazione a 6 mesi nella massa de ventricolo sinistro indicizzata in base all’area di superficie corporea dal basale misurata mediante imaging di risonanza magnetica cardiaca.
Altre misure includevano cambiamenti a 6 mesi nei volumi diastolici e sistolici del ventricolo sinistro indicizzati in base alla area di superficie corporea, frazione di eiezione, pressione arteriosa nelle 24 ore, ematocrito e NT-proBNP ( frammento N-terminale del propeptide natriuretico di tipo B ).
Tra i 97 partecipanti ( 90 uomini, 93%, età media 62.8 anni, durata del diabete mellito di tipo 2 11.0 anni, velocità di filtrazione glomerulare stimata 88.4 ml/min/1.73 m2, massa del ventricolo sinistro indicizzata in base all’area di superficie corporea 60.7 g/m2 ), 90 avevano imaging valutabile al follow-up.
La massa media del ventricolo sinistro indicizzata in base alla regressione dell’area di superficie corporea nell'arco di 6 mesi era di 2.6 g/m2 e 0.01 g/m2 rispettivamente per quelli assegnati a Empagliflozin e placebo ( differenza aggiustata -3.35 g/m2; P=0.01 ).
Nel gruppo assegnato a Empagliflozin, si è verificato un abbassamento significativo della pressione arteriosa sistolica complessiva ( differenza aggiustata -6,8 mm Hg, P=0.003 ), pressione diastolica ( differenza aggiustata -3,2 mm Hg; P=0.02 ) ed elevazione dell'ematocrito ( P=0.0003 ).
Tra le persone con diabete mellito di tipo 2 e malattia coronarica, l'inibizione di SGLT2 con Empagliflozin è risultata associata a una significativa riduzione della massa del ventricolo sinistro indicizzata in base alla superficie corporea dopo 6 mesi, il che può spiegare in parte gli esiti cardiovascolari benefici osservati nello studio EMPA-REG OUTCOME ( BI 10773 Empagliflozin Cardiovascular Outcome Event Trial in Type 2 Diabetes Mellitus Patients ). ( Xagena2019 )
Verma S et al, Circulation 2019; 140: 1693-1702
Endo2019 Cardio2019 Farma2019
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