Relazione tra infiammazione, depressione e malattia coronarica
Numerosi studi hanno trovato che la depressione è un forte fattore di rischio, indipendente, per la malattia coronarica incidente; il rischio è più alto tra coloro che presentano più gravi sintomi depressivi.
E’ stata esaminata su 1.794 soggetti l’associazione tra le misure di infiammazione [ proteina C-reattiva ( CRP ), interleuchina-6 ( IL-6 ), molecola di adesione intracellulare solubile ( sICAM-1 ) ], i sintomi depressivi e l’incidenza di malattia coronarica.
Durante il periodo osservazionale ci sono stati 152 eventi coronarici ( 8.5%; 141 non-fatali; 11 fatali ) su un totale di 15.514 persone-anno ( tasso di incidenza: 9.8 eventi per 1000 persone-anno ).
La depressione e l’infiammazione erano correlate al basale, e ciascuna, in modo significativo, era in grado di predire la malattia coronarica in modelli separati.
L’associazione tra gruppo depresso alla scala CES-D ( Center for Epidemiological Studies-Depression ) ( punteggio: maggiore o uguale a 10 vs 0-9 ) e l’incidenza di coronaropatia ( hazard ratio, HR=1.60 ) non è risultata ridotta dall’aggiunta dei marcatori infiammatori al modello ( HR=1.59 ).
I risultati erano simili dopo aggiustamento per l’Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ), farmaci ipolipidemizzanti o impiego di antidepressivi, e l’associazione non ha presentato variazioni in base al genere, allo stato di fumatore, all’età, all’obesità, all’impiego di farmaci cardiovascolari, o all’uso di antidepressivi.
In conclusione, l’aumentato stato infiammatorio spiega solo una proporzione molto piccola dell’associazione tra depressione e malattia coronarica incidente. ( Xagena2009 )
Davidson KW et al, Am J Cardiol 2009; 103: 755-761
Cardio2009 Psyche2009
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