Sicurezza di Anacetrapib nei pazienti ad alto rischio di malattia coronarica


Anacetrapib è un inibitore della proteina di trasferimento del colesteril-estere ( CEPT ), che aumenta il livello di colesterolo HDL e riduce il colesterolo LDL.

Uno studio randomizzato, in doppio-cieco e controllato con placebo ha valutato il profilo di efficacia e sicurezza di Anacetrapib in pazienti con coronaropatia o ad alto rischio di malattia coronarica.

I pazienti in terapia con statine e con livello di colesterolo LDL in concordanza con quello raccomandato dalle lineeguida sono stati considerati idonei all’arruolamento e sono stati assegnati a ricevere 100 mg di Anacetrapib o placebo ogni giorno per 18 mesi.

Gli endpoint primari erano il cambiamento percentuale rispetto al basale del livello di colesterolo LDL a 24 settimane ( il livello di colesterolo HDL era uno degli endpoint secondari ) e il profilo di sicurezza e gli effetti collaterali di Anacetrapib nel corso di 76 settimane.
Gli eventi cardiovascolari e i decessi sono stati valutati in modo prospettico.

In totale, 1623 pazienti sono stati sottoposti alla randomizzazione.

In 24 settimane, il livello di colesterolo LDL è stato ridotto da 81 mg per decilitro ( 2.1 mmol per litro ) a 45 mg per dl ( 1.2 mmol/l ) nel gruppo Anacetrapib, rispetto a una riduzione da 82 mg/dl ( 2.1 mmol/l ) a 77 mg/dl ( 2.0 mmol/l ) nel gruppo placebo ( P minore di 0.001 ); una riduzione del 39.8% con Anacetrapib oltre quella osservata con placebo.

Inoltre, il livello di colesterolo HDL è aumentato da 41 mg/dl ( 1.0 mmol/l ) a 101 mg/dl ( 2.6 mmol/l ) nel gruppo Anacetrapib, rispetto a un aumento da 40 mg/dl ( 1.0 mmol/l ) a 46 mg/dl ( 1.2 mmol/l ) nel gruppo placebo ( P minore di 0.001 ); un incremento del 138.1% con Anacetrapib oltre quello osservato con placebo.

Nel corso di 76 settimane non sono stati osservati cambiamenti nella pressione sanguigna o nei livelli di elettroliti o aldosterone con Anacetrapib rispetto al placebo.

Gli eventi cardiovascolari si sono manifestati in 16 pazienti trattati con Anacetrapib ( 2.0% ) e in 21 trattati con placebo ( 2.6% ) ( P=0.40 ).

L’analisi statistica bayesiana ha indicato che questa distribuzione ha una probabilità predittiva ( confidenza ) del 94% che Anacetrapib non sia associato a un aumento del 25% degli eventi cardiovascolari, come invece osservato con Torcetrapib.

In conclusione, il trattamento con Anacetrapib ha mostrato effetti sul colesterolo LDL e sul colesterolo HDL, ha un profilo accettabile di effetti collaterali e, entro i limiti di potenza di questo studio, non ha causato gli effetti avversi cardiovascolari osservati con Torcetrapib. ( Xagena2010 )

Cannon CP et al, N Engl J Med 2010; 363: 2406-2415


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