Ebixa nel trattamento della malattia di Alzheimer moderata-grave
Ebixa è un farmaco che contiene il principio attivo Memantina cloridrato, che trova indicazione nel trattamento dei pazienti affetti da malattia di Alzheimer in forma da moderata a grave.
La malattia di Alzheimer è un tipo di demenza che colpisce gradualmente memoria, capacità intellettiva e comportamento.
Ebixa è disponibile in compresse ( 5 mg, 10 mg, 15 mg e 20 mg ), ma anche sotto forma di soluzione orale, fornita con una pompa che rilascia 5 mg di Memantina cloridrato ogniqualvolta viene azionata.
La terapia deve essere avviata esclusivamente se è disponibile una persona che assiste il paziente, la quale controlli regolarmente l’uso di Ebixa da parte del paziente.
Ebixa deve essere somministrato una volta al giorno, alla stessa ora ogni giorno. Per ridurre il rischio di effetti indesiderati, la dose di Ebixa viene gradualmente aumentata nell’arco delle prime 3 settimane di trattamento: la dose è di 5 mg per la prima settimana; 10 mg per la seconda settimana e 15 mg per la terza settimana. A partire dalla quarta settimana in poi, la dose di mantenimento consigliata è di 20 mg, una volta al giorno. La tolleranza e il dosaggio dovrebbero essere valutati entro 3 mesi dall’inizio del trattamento e da quel momento è necessaria una valutazione regolare sugli effetti benefici del trattamento continuato con Ebixa.
Nei pazienti con problemi renali moderati o gravi può essere necessario ridurre la dose. Se si utilizza la soluzione, la dose va prima versata in un cucchiaio o in un bicchiere d’acqua e non va versata né inserita con la pompa direttamente in bocca.
La Memantina cloridrato è un farmaco antidemenza. La causa della malattia di Alzheimer non è nota, tuttavia si ritiene che la perdita di memoria nel corso della malattia sia dovuta a un disturbo nella trasmissione dei segnali nel cervello.
La Memantina agisce bloccando particolari tipi di recettore, detti recettori NMDA, ai quali normalmente si lega il glutammato, un neurotrasmettitore. Le alterazioni nel modo in cui il glutammato trasmette i segnali all’interno del cervello sono state messe in relazione con la perdita di memoria osservata nella malattia di Alzheimer. Inoltre, una sovrastimolazione dei recettori NMDA può causare danni o morte delle cellule. Bloccando i recettori NMDA, la Memantina migliora la trasmissione dei segnali nel cervello e riduce i sintomi della malattia di Alzheimer.
Ebixa è stato esaminato in tre studi principali condotti su un totale di 1.125 pazienti affetti dalla malattia di Alzheimer, alcuni dei quali avevano assunto in passato altri farmaci per questa malattia.
Il primo studio è stato condotto su 252 pazienti colpiti dalla malattia in forma da moderatamente grave a grave, mentre gli altri due studi sono stati condotti su un totale di 873 pazienti con una forma da lieve a moderata.
Ebixa è stato confrontato con placebo per un periodo di tempo compreso tra 24 e 28 settimane. I principali indicatori dell’efficacia erano la variazione dei sintomi in tre ambiti principali: funzionale ( il grado di disabilità ), cognitivo ( la capacità di pensare, apprendere e ricordare ) e globale ( una combinazione di ambiti diversi tra cui il funzionamento generale, i sintomi cognitivi, il comportamento e la capacità di svolgere le attività quotidiane ).
Ebixa è stato analizzato inoltre in tre studi aggiuntivi condotti in totale su 1.186 pazienti affetti dalla malattia in forma da lieve a grave.
Ebixa è stato più efficace del placebo nel controllare i sintomi della malattia di Alzheimer. Nello studio riguardante la malattia da moderatamente grave a grave, dopo 28 settimane di trattamento, i pazienti che avevano assunto Ebixa hanno riportato meno sintomi ( misurati sulla base di punteggi sia globali sia funzionali ) rispetto ai soggetti trattati con placebo. Nei due studi condotti sulla malattia da lieve e moderata, dopo 24 settimane di trattamento, i pazienti in cura con Ebixa hanno riportato sintomi meno gravi, misurati sulla base dei punteggi globali e cognitivi. Tuttavia, quando questi risultati sono stati analizzati in combinazione con quelli dei tre studi aggiuntivi, si è notato che l’effetto di Ebixa era più attenuato nei pazienti affetti dalla forma lieve della malattia.
Gli effetti indesiderati più comuni di Ebixa ( osservati in 1-10 pazienti su 100 ) sono sonnolenza, vertigini, ipertensione, dispnea ( difficoltà di respirazione ), costipazione, cefalea e ipersensibilità al farmaco.
Ebixa non deve essere utilizzato in soggetti che potrebbero essere ipersensibili ( allergici ) alla Memantina cloridrato o a qualsiasi altro ingrediente. ( Xagena2011 )
Fonte: EMA, 2011
Neuro2011 Farma2011
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