Memantina nei pazienti con demenza da malattia di Parkinson o demenza con corpi di Lewy


Precedenti studi hanno suggerito che i pazienti con demenza correlata a corpi di Lewy potrebbero trarre beneficio dal trattamento con la Memantina ( Ebixa ), un agonista del recettore NMDA ( N-metil D-aspartato ), ma sono necessari ulteriori dati.

L’efficacia e la sicurezza di Memantina sono state studiate nei pazienti con demenza da malattia di Parkinson da lieve a moderata o demenza con corpi di Lewy.

Pazienti ( di età maggiore o uguale a 50 anni ) con demenza da malattia di Parkinson o demenza con corpi di Lewy da lieve a moderata sono stati arruolati da 30 Centri specialistici in Austria, Francia, Germania, Regno Unito, Grecia, Italia, Spagna e Turchia.

Questi pazienti sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere placebo o Memantina ( 20 mg al giorno ).

Non è stato definito alcun endpoint primario; sono state condotte analisi di sicurezza per tutti i pazienti ai quali era stata somministrata almeno una dose di Memantina o placebo, e analisi di efficacia per tutti pazienti con almeno una valutazione valida post-basale.

Dei 199 pazienti assegnati in maniera casuale al trattamento, a 34 con demenza con corpi di Lewy e 62 con demenza da malattia di Parkinson è stata somministrata Memantina; a 41 con demenza con corpi di Lewy e 58 con demenza da malattia di Parkinson placebo.

In totale, 159 ( 80% ) pazienti hanno completato lo studio: 80 nel gruppo Memantina e 79 nel gruppo placebo.

Nell’analisi di efficacia sono stati inclusi 93 pazienti trattati con Memantina e 97 trattati con placebo.

Alla settimana 24, pazienti con demenza con corpi di Lewy trattati con Memantina hanno mostrato un miglioramento maggiore in base ai punteggi della scala ADCS-CGIC ( Alzheimer's Disease Cooperative Study – Clinical Global Impression Changes ), rispetto a quelli trattati con placebo ( cambiamento medio dal basale 3.3 vs 3.9, rispettivamente; differenza -0.6; p=0.023 ).

Non sono state notate differenze significative tra i due trattamenti nei pazienti con demenza da malattia di Parkinson ( 3.6 con Memantina vs 3.8 con placebo, -0.1; p=0.576 ) o nella popolazione totale ( 3.5 con Memantina vs 3.8 con placebo, -0.3; p=0.120 ).

Punteggi alla scala NPI ( Neuropsychiatric-Inventory ) hanno mostrato un miglioramento significativamente superiore nel gruppo Memantina che in quello placebo ( -4.3 vs 1.7, rispettivamente, -5.9; p=0.041 ) nei pazienti con demenza con corpi di Lewy, ma non in quelli con demenza da malattia di Parkinson ( -1.6 vs -0.1, rispettivamente, -1.4; p=0.522 ) o nella popolazione totale di pazienti (-2.6 vs 0.4, rispettivamente, -2.9; p=0.092 ).

Nella maggior parte dei punteggi nei test cognitivi, le attività ADCS correlate alla vita quotidiana e il punteggio alla scala di sovraccarico del caregiver di Zarit, non sono state osservate differenze significative tra i due trattamenti nelle popolazioni di studio.

L’incidenza di eventi avversi e il numero di abbandoni correlati agli eventi avversi sono risultati simili tra i due gruppi.

I più comuni eventi avversi gravi sono stati ictus ( n=3 nel gruppo Memantina ), cadute ( n=2 nel gruppo Memantina; n=1 nel gruppo placebo ) e peggioramento della demenza ( n=2 nel gruppo Memantina ).

In conclusione, la Memantina migliora lo status clinico globale e i sintomi comportamentali nei pazienti con demenza con corpi di Lewy da leggera a moderata e potrebbe rappresentare un’opzione di trattamento per questi pazienti. ( Xagena2010 )

Emre M et al, Lancet Neurol 2010; 9: 969-977


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