Pimavanserina nel trattamento della psicosi associata alla malattia di Parkinson

Pimavanserina ( anche nota come ACP-103 ) è un agonista selettivo inverso di 5-HT2A, in sviluppo clinico nella psicosi associata alla malattia di Parkinson.

Studi hanno indicato che il 40% circa dei pazienti con malattia di Parkinson svilupperà sintomi psicotici, caratterizzati da allucinazioni visive e delusioni.
Lo sviluppo di psicosi nei pazienti con malattia di Parkinson altera la capacità a svolgere molte delle attività del vivere quotidiano.

Nel 2006 è stato completato uno studio clinico di fase II in cui la Pimavanserina ha dimostrato effetti antipsicotici. Il farmaco non ha alterato la funzione motoria nei pazienti con psicosi associata alla malattia di Parkinson.

Uno studio di fase III, multicentrico, in doppio cieco, controllato con placebo, valuterà l’efficacia e la sicurezza della Pimavanserina in 240 pazienti con malattia di Parkinson e psicosi.
I pazienti saranno assegnati in modo casuale a ricevere due dosaggi di Pimavanserina, 10 mg e 40 mg, oppure placebo.
La durata del trattamento sarà di 6 settimane.
L’endpoint primario dello studio sarà rappresentato dall’efficacia antipsicotica, misurata alla scala SAPS ( Assessment of Positive Symptoms ). La tollerabilità a livello motorio, misurata mediante la scala UPDRS ( Uniform Parkinson’s Disease Rating Scale ), rappresenterà l’endopoint secondario.

Acadia Pharmaceuticals, la società che produce Pimavanserina, intende sviluppare il farmaco anche come co-trattamento per la schizofrenia e come trattamento dell’insonnia da mantenimento del sonno. ( Xagena2007 )

Fonte: Acadia Pharmaceuticals, 2007

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