Rivaroxaban più Aspirina nei pazienti obesi e sovrappeso con malattia vascolare nello studio COMPASS
Gli anticoagulanti orali diretti vengono somministrati in dosi fisse indipendentemente dal peso corporeo, ma le linee guida ne sconsigliano l'uso nei pazienti con peso corporeo estremo.
Sono stati determinati gli effetti del regime antitrombotico di inibizione a doppia via ( Rivaroxaban [ Xarelto ] 2.5 mg due volte al giorno più Aspirina [ Acido Acetilsalicilico ] 100 mg/die ) rispetto all'Aspirina da sola su una gamma di indici di massa corporea ( BMI ) e di peso corporeo dei pazienti.
È stata condotta un'analisi secondaria dello studio COMPASS ( Cardiovascular OutcoMes for People using Anticoagulation StrategieS ), che includeva pazienti con malattia coronarica cronica o malattia arteriosa periferica.
Gli esiti di efficacia e sicurezza sono stati studiati in relazione all'indice BMI ( normale BMI maggiore o uguale a 18.5 e inferiore a 25 kg/m2, sovrappeso BMI maggiore o uguale a 25 e inferiore a 30 kg/m2, obeso BMI maggiore o uguale a 30 kg/m2 ) e peso corporeo ( peso inferiore o uguale a 70 kg, peso superiore a 70 e inferiore o uguale a 90 kg e peso superiore a 90 kg, nonché peso inferiore o uguale a 120 kg vs peso superiore a 120 kg ).
Tra i 27.395 pazienti randomizzati, 6.459 ( 24% ) avevano un indice BMI normale, 12.047 ( 44% ) erano in sovrappeso e 8.701 ( 32% ) erano obesi.
La combinazione di Rivaroxaban e Aspirina rispetto alla sola Aspirina ha prodotto una consistente riduzione dell'esito primario di morte cardiovascolare, ictus o infarto miocardico, indipendentemente dall'indice BMI o dal peso corporeo.
Per l'indice BMI maggiore o uguale a 18.5 e inferiore a 25 kg/m2: 3.5% vs 5.0%; hazard ratio ( HR ): 0.73; BMI maggiore o uguale a 25 e inferiore a 30 kg/m2: 4.3% vs 5.1%; HR: 0.80; BMI maggiore o uguale a 30 kg/m2: 4.2% vs 6.1%; HR: 0.71.
Per peso corporeo inferiore o uguale a 70 kg: 4.1% vs 5.3%; HR: 0.75; peso superiore a 70 e inferiore o uguale a 90 kg: 4.1% vs 5.3%; HR: 0.76; peso superiore a 90 kg: 4.2% vs 5.7%; HR: 0.74.
Gli effetti su sanguinamento, mortalità e beneficio clinico netto sono stati coerenti indipendentemente dall'indice BMI o dal peso corporeo.
Gli effetti della terapia antitrombotica a doppia via sono coerenti indipendentemente dall'indice BMI o dal peso corporeo, suggerendo che non sono necessari aggiustamenti della dose negli intervalli di peso e indice BMI dei pazienti arruolati nello studio COMPASS.
Ulteriori studi devono affrontare questo problema in relazione a maggiori estremi del peso corporeo. ( Xagena2021 )
Guzik TJ et al, J Am Coll Cardiol 2021; 77: 511-525
Cardio2021 Endo2021 Farma2021
Indietro
Altri articoli
Diabete di tipo 2: sintesi delle principali evidenze in soggetti con malattia cardiovascolare e/o malattia renale cronica
Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...
Rivaroxaban più Aspirina rispetto alla sola Aspirina dopo rivascolarizzazione endovascolare per malattia arteriosa periferica sintomatica: approfondimenti da VOYAGER PAD
Rivaroxaban ( Xarelto ) più Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) rispetto all’Aspirina da sola ha ridotto gli eventi cardiaci e...
I benefici dell'uso dell'Aspirina nell'infarto del miocardio sono ridotti dall'uso delle statine nei pazienti senza malattia cardiovascolare aterosclerotica
Una meta-analisi ha evidenziato che l'impiego di Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) per la prevenzione dell'infarto del miocardio appare essere...
Aspirina con o senza statina nelle persone senza malattia cardiovascolare aterosclerotica in tutte le categorie di rischio
Gli effetti dell'Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) negli adulti senza malattia cardiovascolare aterosclerotica ( ASCVD ), stratificati in base all'uso...
Malattia cardiovascolare nei sopravvissuti al tumore ai testicoli: identificazione dei fattori di rischio e impatto sulla qualità di vita
Il trattamento del tumore ai testicoli è chiaramente associato a morbilità e mortalità cardiovascolare. Per consentire lo sviluppo di strategie...
Olpasiran riduce i livelli di Lp(a) di oltre il 95% nei pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica
Olpasiran, un piccolo agente RNA interferente diretto al fegato, ha prodotto riduzioni sostanziali e sostenute delle concentrazioni di lipoproteina(a) [...
Efficacia e sicurezza a lungo termine della statina di intensità moderata con la terapia di combinazione con Ezetimibe rispetto alla statina ad alta intensità in monoterapia nei pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica: studio RACING
Le combinazioni di farmaci, piuttosto che aumentare le dosi di un farmaco, possono ottenere una maggiore efficacia e minori rischi....
I biomarcatori possono predire il rischio cardiovascolare nei pazienti con malattia psoriasica
I biomarcatori cardiaci possono predire il rischio di aterosclerosi e altri esiti cardiovascolari nei pazienti con psoriasi e artrite psoriasica. Rispetto...
Evolocumab a lungo termine nei pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica accertata
Nello studio FOURIER ( Further Cardiovascular Outcomes Research With PCSK9 Inhibition in Subjects With Elevated Risk ), l'inibitore della proproteina...
Associazione della psoriasi con il tromboembolismo venoso incidente e malattia vascolare periferica
La psoriasi, il tromboembolismo venoso e la malattia vascolare periferica condividono meccanismi simili che coinvolgono l'infiammazione cronica. Tuttavia, le associazioni...