Impatto della seconda neoplasia primaria post-trapianto autologo sugli esiti del mieloma multiplo: un'analisi CIBMTR
La sopravvivenza globale ( OS ) è migliorata significativamente nel mieloma multiplo ( MM ) nell'ultimo decennio con l'uso di inibitori del proteasoma e combinazioni basate su farmaci immunomodulatori, seguiti da Melfalan ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche ( auto-HSCT ) e successive terapie di mantenimento nei pazienti idonei di nuova diagnosi.
Tuttavia, gli studi clinici che hanno analizzato il trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche seguito dal mantenimento con Lenalidomide hanno mostrato un aumento del rischio di seconde neoplasie primarie ( SPM ), comprese le seconde neoplasie ematologiche ( SHM ).
È stato valutato l'impatto di seconde neoplasie primarie e seconde neoplasie ematologiche sulla sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) e sulla sopravvivenza globale nei pazienti con mieloma multiplo dopo trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche utilizzando i dati del registro CIBMTR.
Sono stati inclusi pazienti adulti con mieloma multiplo sottoposti al primo trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche negli Stati Uniti con regime di condizionamento con Melfalan dal 2011 al 2018 e che hanno ricevuto terapia di mantenimento ( n=3.948 ).
A un follow-up mediano di 37 mesi, 175 pazienti ( 4% ) hanno sviluppato seconde neoplasie primarie, di cui 112 ( 64% ) solide, 36 ( 20% ) mieloidi, 24 ( 14% ) seconde neoplasie ematologiche, non altrimenti specificate, e 3 ( 2% ) neoplasie linfoidi.
L'analisi multivariata ha dimostrato che seconde neoplasie primarie e seconde neoplasie ematologiche sono state associate a minore sopravvivenza libera da progressione inferiore ( hazard ratio, HR 2.62, P di 0.001 e HR 5.01, P minore di 0.001, rispettivamente ) e sopravvivenza globale ( HR 3.85, P minore di 0.001 e HR 8.13, P minore di 0.001, rispettivamente ).
Nei pazienti che hanno sviluppato seconde neoplasie primarie e seconde neoplasie ematologiche, il mieloma multiplo è rimasto la causa primaria di morte più frequente ( rispettivamente 42% vs 30% e 53% vs 18% ).
In conclusione, lo sviluppo di seconde neoplasie primarie e seconde neoplasie ematologiche porta a una ridotta sopravvivenza nei pazienti con mieloma multiplo ed è un'importante minaccia alla sopravvivenza.
Dato che la sopravvivenza mediana per mieloma multiplo continua a migliorare, è necessaria una vigilanza continua per valutare i rischi di seconde neoplasie primarie e seconde neoplasie ematologiche con la terapia di mantenimento post-trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche. ( Xagena2023 )
Ragon BK et al, Blood Adv 2023; 7: 2746-2757
Emo2023 Onco2023
Indietro
Altri articoli
Studio IMROZ: Isatuximab associato a Bortezomib, Lenalidomide e Desametasone ha ridotto il rischio di progressione della malattia o di morte nel mieloma multiplo di nuova diagnosi non-eleggibili al trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche
I dati dello studio di fase 3 IMROZ hanno dimostrato che Isatuximab ( Sarclisa ) in combinazione con lo standard...
Tre anni di mantenimento con Bortezomib, Lenalidomide e Desametasone nel mieloma multiplo
Lo studio di fase 2 di Total Therapy ( TT ) IIIB ha incorporato Bortezomib ( Velcade )nel trapianto tandem...
Qualità di vita correlata alla salute nei pazienti con mieloma multiplo recidivante e refrattario esposto a tripla classe trattati con Idecabtagene vicleucel o regimi standard: studio cKarMMa-3
La terapia con cellule CAR-T, Idecabtagene vicleucel ( Ide-cel; Abecma ), ha mostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da...
Classificazione genomica e prognosi individualizzata nel mieloma multiplo
Gli esiti per i pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi ( NDMM ) sono eterogenei, con una sopravvivenza globale...
Crenigacestat, un inibitore della gamma-secretasi, in combinazione con l'immunoterapia con CAR-T diretta all'antigene BCMA nel mieloma multiplo recidivante o refrattario
Gli inibitori della gamma-secretasi ( GSI ) aumentano la densità dell'antigene di maturazione delle cellule B ( BCMA ) sulle...
Induzione, consolidamento e mantenimento di Carfilzomib con o senza trapianto autologo di cellule staminali nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi: analisi di sottogruppo citogenetico dello studio FORTE
I pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi e anomalie citogenetiche ad alto rischio ( HRCA ) rappresentano un'esigenza medica...
Rischio di infezioni associate all'uso di anticorpi bispecifici nel mieloma multiplo
L'uso di anticorpi bispecifici ( BsAb ) nel trattamento del mieloma multiplo ( MM ) recidivante / refrattario sta mostrando...
Studio CANDOR: analisi finale di Carfilzomib, Desametasone e Daratumumab rispetto a Carfilzomib e Desametasone negli adulti con mieloma multiplo recidivante / refrattario con 1-3 terapie precedenti
CANDOR è uno studio di fase 3, randomizzato, in aperto che ha confrontato Carfilzomib ( Kyprolis ), Daratumumab ( Darzalex...
Elotuzumab più Pomalidomide e Desametasone per il mieloma multiplo recidivato / refrattario: analisi finale della sopravvivenza globale dallo studio clinico ELOQUENT-3
Nello studio di fase II ELOQUENT-3, Elotuzumab ( Empliciti ) combinato con Pomalidomide ( Imnovid ) / Desametasone ( EPd...
Ciltacabtagene autoleucel, una terapia con cellule CAR-T anti-BCMA, per il mieloma multiplo recidivato / refrattario: studio CARTITUDE-1
CARTITUDE-1, uno studio di fase Ib/II che ha valutato la sicurezza e l'efficacia di Ciltacabtagene autoleucel ( Cilta-cel; Carvykti )...