Velcade a base di Bortezomib nel trattamento del mieloma multiplo edel linfoma mantellare
Velcade, il cui principio attivo è Bortezomib, è un medicinale antitumorale solitamente utilizzato in associazione con altri medicinali per il trattamento del mieloma multiplo, un tumore ematologico, nei seguenti pazienti:
- adulti con malattia in peggioramento dopo almeno un altro trattamento e che si sono già sottoposti al trapianto di cellule staminali ematopoietiche o non possono sottoporvisi. Per questi pazienti, Velcade è impiegato da solo o in associazione con Doxorubicina liposomiale pegilata o Desametasone;
- adulti non-trattati in precedenza che non possono ricevere alte dosi di chemioterapia con il trapianto di cellule staminali del sangue. Per questi pazienti, Velcade è usato in associazione con Melfalan e Prednisone;
- adulti non-trattati in precedenza che devono ricevere chemioterapia a dose elevata, seguita dal trapianto di cellule staminali del sangue. Per questi pazienti, Velcade trova impiego in associazione con Desametasone o a Desametasone più Talidomide.
Velcade è usato inoltre per trattare il linfoma mantellare, un altro tumore ematologico. È usato negli adulti che non hanno ricevuto trattamenti e che non possono essere sottoposti a trapianto di cellule staminali del sangue. Per questi pazienti, Velcade è usato in associazione con Rituximab, Ciclofosfamide, Doxorubicina e Prednisone.
Velcade è disponibile come soluzione iniettabile contenente 1 o 3,5 mg. Velcade viene somministrato tramite iniezione in vena. Velcade 3,5 mg può essere somministrato
anche mediante iniezione sottocutanea nella coscia o nell’addome. Velcade non deve essere somministrato per altre vie.
Il trattamento con Velcade avviene in cicli della durata di 3 a 6 settimane a seconda che Velcade sia somministrato da solo o in associazione con altri medicinali. La dose dipende
dall’altezza e dal peso del paziente.
Qualora il paziente manifesti gravi effetti indesiderati, il medico può ridurre la dose, rimandare il trattamento o interromperlo.
Il principio attivo di Velcade, Bortezomib, è un inibitore del proteosoma, di cui blocca l’attività. Il proteosoma è un complesso presente all’interno delle cellule che scompone le proteine non più necessarie. Quando il complesso del proteosoma viene bloccato, le proteine indesiderate si accumulano nelle cellule causandone la morte. Gli inibitori del proteosoma hanno un effetto maggiore sulle cellule tumorali che sulle cellule normali.
Riguardo al mieloma multiplo, 10 studi principali condotti su oltre 4 300 adulti hanno mostrato l’efficacia di Velcade somministrato da solo o in associazione con altri medicinali su diversi gruppi di pazienti.
I principali parametri per misurarne l’efficacia erano il numero di pazienti la cui malattia ha
risposto al trattamento e il lasso di tempo vissuto dai pazienti senza l’aggravarsi della malattia.
Riguardo al linfoma mantellare, è stato condotto uno studio principale su 487 adulti non-trattati in precedenza e non-candidabili al trapianto di cellule staminali del sangue. I pazienti trattati con Velcade in associazione con Rituximab, Ciclofosfamide, Doxorubicina e Prednisone sono vissuti 24,7 mesi senza alcun peggioramento della malattia, rispetto a 14,4 mesi per i pazienti trattati con la stessa associazione, ma utilizzando un altro medicinale, Vincristina, al posto di Bortezomib.
Gli effetti indesiderati più comuni di Velcade ( che possono riguardare più di 1 persona su 10 ) sono: nausea, diarrea, stipsi, vomito, stanchezza, debolezza, febbre, trombocitopenia ( bassa conta delle piastrine nel sangue che può causare una maggiore propensione a lividi e sanguinamenti ), anemia ( bassa conta dei globuli rossi ), neutropenia ( livelli bassi di un tipo di globuli bianchi, i neutrofili, che combatte le infezioni ), danni ai nervi di braccia e gambe, cefalea, parestesia ( intorpidimento e formicolio ), appetito ridotto, respirazione difficoltosa, eruzione cutanea, herpes zoster e dolore muscolare e osseo.
Gli effetti indesiderati più gravi comprendono: insufficienza cardiaca, sindrome da lisi tumorale ( una complicazione causata dalla brusca degradazione delle cellule tumorali ), ipertensione polmonare ( elevata pressione sanguigna nelle arterie dei polmoni ), sindrome da encefalopatia posteriore reversibile ( un disturbo cerebrale ), malattia polmonare infiltrativa diffusa ( un grave problema dei polmoni ) e neuropatia autonomica ( danni ai nervi che controllano organi quali vescica, occhi, intestino, cuore e vasi sanguigni ).
Velcade non deve essere impiegato in soggetti ipersensibili ( allergici ) a Bortezomib, a Boro o a uno qualsiasi degli altri componenti.
Velcade non deve essere somministrato a pazienti con malattia polmonare infiltrativa diffusa o malattia pericardica ( una malattia della membrana che circonda il cuore ) in forma grave.
L’Agenzia europea per i medicinali, EMA, ha deciso che i benefici di Velcade sono superiori ai rischi. ( Xagena2020 )
Fonte: EMA, 2020
Emo2020 Onco2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Studio IMROZ: Isatuximab associato a Bortezomib, Lenalidomide e Desametasone ha ridotto il rischio di progressione della malattia o di morte nel mieloma multiplo di nuova diagnosi non-eleggibili al trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche
I dati dello studio di fase 3 IMROZ hanno dimostrato che Isatuximab ( Sarclisa ) in combinazione con lo standard...
Tre anni di mantenimento con Bortezomib, Lenalidomide e Desametasone nel mieloma multiplo
Lo studio di fase 2 di Total Therapy ( TT ) IIIB ha incorporato Bortezomib ( Velcade )nel trapianto tandem...
Qualità di vita correlata alla salute nei pazienti con mieloma multiplo recidivante e refrattario esposto a tripla classe trattati con Idecabtagene vicleucel o regimi standard: studio cKarMMa-3
La terapia con cellule CAR-T, Idecabtagene vicleucel ( Ide-cel; Abecma ), ha mostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da...
Classificazione genomica e prognosi individualizzata nel mieloma multiplo
Gli esiti per i pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi ( NDMM ) sono eterogenei, con una sopravvivenza globale...
Crenigacestat, un inibitore della gamma-secretasi, in combinazione con l'immunoterapia con CAR-T diretta all'antigene BCMA nel mieloma multiplo recidivante o refrattario
Gli inibitori della gamma-secretasi ( GSI ) aumentano la densità dell'antigene di maturazione delle cellule B ( BCMA ) sulle...
Induzione, consolidamento e mantenimento di Carfilzomib con o senza trapianto autologo di cellule staminali nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi: analisi di sottogruppo citogenetico dello studio FORTE
I pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi e anomalie citogenetiche ad alto rischio ( HRCA ) rappresentano un'esigenza medica...
Rischio di infezioni associate all'uso di anticorpi bispecifici nel mieloma multiplo
L'uso di anticorpi bispecifici ( BsAb ) nel trattamento del mieloma multiplo ( MM ) recidivante / refrattario sta mostrando...
Studio CANDOR: analisi finale di Carfilzomib, Desametasone e Daratumumab rispetto a Carfilzomib e Desametasone negli adulti con mieloma multiplo recidivante / refrattario con 1-3 terapie precedenti
CANDOR è uno studio di fase 3, randomizzato, in aperto che ha confrontato Carfilzomib ( Kyprolis ), Daratumumab ( Darzalex...
Elotuzumab più Pomalidomide e Desametasone per il mieloma multiplo recidivato / refrattario: analisi finale della sopravvivenza globale dallo studio clinico ELOQUENT-3
Nello studio di fase II ELOQUENT-3, Elotuzumab ( Empliciti ) combinato con Pomalidomide ( Imnovid ) / Desametasone ( EPd...
Ciltacabtagene autoleucel, una terapia con cellule CAR-T anti-BCMA, per il mieloma multiplo recidivato / refrattario: studio CARTITUDE-1
CARTITUDE-1, uno studio di fase Ib/II che ha valutato la sicurezza e l'efficacia di Ciltacabtagene autoleucel ( Cilta-cel; Carvykti )...