Morte cardiaca improvvisa negli anziani: nessun beneficio dai defibrillatori cardioverter impiantabili
I defibrillatori cardioverter impiantabili ( ICD ) non impediscono la morte cardiaca improvvisa nei soggetti di 80 e 90 anni, tra i quali l'età e la velocità di filtrazione glomerulare sono i principali determinanti di sopravvivenza.
Negli ottantenni e nei novantenni esiste una serie di fattori di rischio associati a prognosi non-favorevole, collegabili con i defibrillatori cardioverter impiantabili.
Tuttavia, l'esistenza di un beneficio sulla mortalità prodotto dall'impianto di tali dispositivi è tema di discussione.
Per valutare l'impatto dei defibrillatori cardioverter e di altri fattori sulla sopravvivenza dei pazienti anziani che soddisfano i criteri per la prevenzione primaria da morte cardiaca improvvisa, è stato svolto uno studio su 99 pazienti di 80 anni o più con impianto di defibrillatore cardioverter a causa di una frazione di eiezione ventricolare sinistra minore o uguale al 35%, nel periodo compreso tra il 2001 e il 2008.
Questi soggetti sono stati confrontati con altri 53 pazienti della stessa età e con una eiezione ventricolare sinistra simile, ma ai quali non era stato impiantato il defibrillatore.
È stato utilizzato l'indice di comorbidità di Charlson ( CCI ) per esaminare l'impatto delle condizioni di comorbilità.
Per entrambi i gruppi combinati, l'età media era di 84 anni, il 72% erano uomini, l'87% aveva cardiomiopatia ischemica, la frazione di eiezione ventricolare sinistra media era del 25% e il valore medio dell’indice di comorbidità di Charlson era di 5.3.
I pazienti sono stati seguiti in media per 2.3 anni. I pazienti trattati con defibrillatore cardioverter impiantabile erano significativamente più giovani rispetto a quelli che non l'avevano ricevuto ( 81 versus 86 anni ) e avevano comorbidità significativamente minori ( indice CCI 5.3 versus 6.7 ).
C’era inoltre una tendenza verso una frazione di eiezione ventricolare sinistra inferiore al 24% contro il 27%.
Il 61% dei pazienti è deceduto durante il follow-up, di cui il 59% faceva parte del gruppo con defibrillatore cardioverter e il 66% del gruppo di controllo.
La sopravvivenza media per tutta la coorte è stata di 1.8 anni.
I pazienti con defibrillatore cardioverter hanno presentato una sopravvivenza a 1 anno migliore rispetto ai pazienti senza, 72% contro 52%.
Tuttavia, l'analisi multivariata di Cox regolata per età, indice di comorbidità di Charlson, frazione di eiezione ventricolare sinistra e velocità di filtrazione glomerulare, ha indicato che l'associazione non era significativa. Soltanto l'età e la velocità di filtrazione glomerulare sono risultati predittori indipendenti di sopravvivenza, con un hazard ratio ( HR ) di 1.07 e 0.98, rispettivamente. ( Xagena2011 )
Fonte: American Journal of Cardiology, 2011
Cardio2011
Indietro
Altri articoli
Incidenza di morte cardiaca improvvisa e aritmie pericolose per la vita nella sarcoidosi cardiaca clinicamente manifesta con e senza indicazioni attuali per un defibrillatore cardioverter impiantabile
La sarcoidosi cardiaca predispone alla morte cardiaca improvvisa ( SCD ). Le linee guida per i defibrillatori cardioverter impiantabili (...
Morte improvvisa e aritmia cardiaca con Lamotrigina
Un recente avvertimento della FDA ( Food and Drug Administration ) riguardante un potenziale aritmogeno della Lamotrigina ( Lamictal )...
Aritmie ventricolari ed eventi di morte improvvisa dopo l'inizio di Acalabrutinib
Acalabrutinib ( Calquence ), un inibitore della tirosina chinasi di Bruton ( BTK ) di nuova generazione, si associa a...
Analisi dei fluorochinoloni respiratori e del rischio di morte cardiaca improvvisa tra i pazienti che ricevono emodialisi
Gli antibiotici respiratori fluorochinolonici sono alcuni dei farmaci più comuni con potenziale di prolungamento dell'intervallo QT prescritti a pazienti con...
Disfunzione autonomica cardiaca e rischio di morte improvvisa inaspettata nell'epilessia
Si è verificato se i pazienti deceduti per morte improvvisa inaspettata nell'epilessia ( SUDEP ) avessero una risposta autonomica cardiaca...
Morte cardiaca improvvisa e fibrosi miocardica, determinate dall'autopsia, in persone con virus HIV
L'incidenza di morte cardiaca improvvisa e morte improvvisa causata da aritmia, determinate dall'autopsia, in persone con infezione da virus dell'immunodeficienza...
Uso profilattico dei defibrillatori cardioverter impiantabili nella prevenzione della morte cardiaca improvvisa nei pazienti in dialisi: studio ICD2
I pazienti con malattia renale allo stadio terminale sottoposti a dialisi sono ad alto rischio di morte cardiaca improvvisa e,...
Morte improvvisa nei pazienti con malattia coronarica senza grave disfunzione sistolica
La maggior parte delle morti improvvise e/o aritmiche ( SAD ) nei pazienti con malattia coronarica si verifica in quelli...
Prolasso della valvola mitrale e morte cardiaca improvvisa: una revisione sistematica
La relazione tra prolasso della valvola mitrale e morte cardiaca improvvisa rimane controversa. In una revisione sistematica è stata valutata...
Fattori di rischio di morte cardiaca improvvisa nei giovani
La prevenzione dell’arresto cardiaco improvviso ( SCA ) nei giovani rimane un problema di salute pubblica in gran parte irrisolto e...