Uso profilattico dei defibrillatori cardioverter impiantabili nella prevenzione della morte cardiaca improvvisa nei pazienti in dialisi: studio ICD2
I pazienti con malattia renale allo stadio terminale sottoposti a dialisi sono ad alto rischio di morte cardiaca improvvisa e, ad oggi, nessuna terapia ha dimostrato di essere efficace nel ridurre questo rischio.
La fattibilità e il valore profilattico dell'impianto di defibrillatore cardioverter impiantabile ( ICD ) per prevenire la morte cardiaca improvvisa sono incerti.
È stato condotto lo studio ICD2 (( Implantable Cardioverter-Defibrillator in Dialysis Patients ), uno studio prospettico, randomizzato e controllato che ha studiato il valore e la sicurezza dell'impianto di ICD per prevenire la morte cardiaca improvvisa in 200 pazienti in dialisi con una frazione di eiezione ventricolare sinistra ( FEVS ) maggiore o uguale al 35%, dopo un adeguato screening e ottimizzazione di altri trattamenti.
L'endpoint primario era morte cardiaca improvvisa. Gli endpoint secondari erano la mortalità per tutte le cause e le complicanze correlate a ICD.
Lo studio è stato interrotto secondo le raccomandazioni del Comitato di monitoraggio dei dati e della sicurezza per motivi di futilità dopo l'inclusione di 188 pazienti, 97 nel gruppo ICD e 91 nel gruppo di controllo.
La durata mediana del follow-up è stata di 6.8 anni.
La morte cardiaca improvvisa si è verificata in 19 casi su 188 ( 10.1% ), 11 su 97 nel gruppo ICD e 8 su 91 nel gruppo di controllo.
L'incidenza cumulativa di morte cardiaca improvvisa a 5 anni è stata del 9.7% nel gruppo ICD e 7.9% nel gruppo di controllo, con un hazard ratio ( HR ) di 1.32 ( P=0.55 ).
Complessivamente, 99 pazienti su 188 sono deceduti ( 52.7% ), 52 nel gruppo ICD e 47 nel gruppo di controllo.
La probabilità di sopravvivenza a 5 anni è stata del 50.6% nel gruppo ICD e 54.5% nel gruppo di controllo, con un hazard ratio di 1.02 ( P=0.92 ).
Tra 80 pazienti che hanno ricevuto un ICD, si sono verificati 25 eventi avversi correlati all'impianto di ICD.
In una popolazione ben sottoposta a screening e ben trattata in dialisi, la terapia profilattica con ICD non ha ridotto il tasso di morte cardiaca improvvisa o mortalità per tutte le cause, che è rimasto elevato. ( Xagena2019 )
Jukema JW et al, Circulation 2019; 139: 2628-2638
Cardio2019 Nefro2019
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