Natalizumab nella sclerosi multipla progressiva
Natalizumab ( Tysabri ) inibisce la migrazione delle cellule immunitarie sistemiche al sistema nervoso centrale, e può essere utile nella sclerosi multipla progressiva.
Sono stati esaminati gli effetti del Natalizumab nella sclerosi multipla progressiva.
In uno studio di fase 2A, in aperto, 24 pazienti con sclerosi multipla progressiva hanno ricevuto un trattamento con Natalizumab per 60 settimane.
La risposta a Natalizumab è stata valutata in studi sul liquido cerebrospinale e di risonanza magnetica.
L'endpoint primario era il cambiamento nella osteopontina del liquido cerebrospinale, un biomarcatore di infiammazione intratecale, dal basale alla settimana 60.
Un totale di 17 pazienti ha completato lo studio.
Non sono stati riscontrati nuovi problemi di sicurezza.
L’osteopontina del liquido cerebrospinale è diminuita di 65 ng/ml ( P=0.0004 ) dal basale alla settimana 60, in combinazione con diminuzioni di altri biomarcatori di infiammazione nel liquido cerebrospinale, danno assonale e demielinizzazione.
Il rapporto di trasferimento di magnetizzazione è aumentato nella sostanza grigia corticale e nella sostanza bianca di aspetto normale ed è risultato correlato con diminuzioni della catena leggera del neurofilamento nel liquido cerebrospinale.
In conclusione, il trattamento con Natalizumab della sclerosi multipla progressiva riduce l'infiammazione intratecale e i danni ai tessuti, sostenendo un effetto benefico del trattamento con Natalizumab nella sclerosi multipla progressiva, e suggerendo che l'infiammazione sistemica contribuisce alla patogenesi.
Inoltre, lo studio ha documentato la possibilità di utilizzare biomarcatori del liquido cerebrospinale in studi proof-of-concept, che consentono un basso numero di partecipanti e una breve durata dello studio. ( Xagena2014 )
Christensen JR et al, Neurology 2014; 82: 1499-1507
Neuro2014 Farma2014
Indietro
Altri articoli
Natalizumab più trattamento standard con corticosteroidi per la malattia del trapianto contro l'ospite acuta ad alto rischio
La malattia del trapianto contro l'ospite ( GVHD ) del tratto gastrointestinale ( GI ) è la principale causa di...
Natalizumab: confronto tra 1 volta ogni 6 settimane e 1 volta ogni 4 settimane nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente, studio NOVA
Il trattamento con Natalizumab ( Tysabri ) una volta ogni 4 settimane è approvato per i pazienti con sclerosi multipla...
Uso di Natalizumab, Fingolimod e Dimetilfumarato e recidiva e disabilità correlate alla gravidanza nelle donne con sclerosi multipla
È stata studiata l'attività della malattia correlata alla gravidanza in una coorte di sclerosi multipla contemporanea. Utilizzando i dati dell’MSBase...
Leucoencefalopatia multifocale progressiva associata a Natalizumab
Sono state valutate le caratteristiche rilevanti per la diagnosi di leucoencefalopatia multifocale progressiva ( PML ) associata a poliomavirus JC...
Il passaggio da Natalizumab a Fingolimod entro 6 settimane riduce la recidiva di attività di malattia nei pazienti con sclerosi multipla
Natalizumab ( Tysabri ) è un trattamento efficace nella sclerosi multipla recidivante-remittente. Tuttavia, soprattutto a causa del rischio di leucoencefalopatia...
Cladribina versus Fingolimod, Natalizumab e Interferone beta per la sclerosi multipla
Una analisi abbinata per punteggio di propensione da MSBase ha confrontato l'efficacia della Cladribina ( Mavenclad ) con Interferone beta...
Natalizumab durante la gravidanza e l'allattamento
La gestione dei farmaci durante la gravidanza e l'allattamento nei pazienti con sclerosi multipla deve bilanciare i potenziali rischi per...
Impatto dei tempi di transizione molto brevi sul passaggio da Natalizumab a Fingolimod all’imaging ed esiti di efficacia clinica nella sclerosi multipla
A causa della recidiva dell'attività della malattia nei pazienti con sclerosi multipla, è stato suggerito un periodo di washout inferiore...
Effetto di Natalizumab sulla progressione della malattia nella sclerosi multipla progressiva secondaria: studio ASCEND
Sebbene siano disponibili diversi trattamenti modificanti la malattia per la sclerosi multipla recidivante, gli effetti del trattamento sono stati più...
Sicurezza ed efficacia di Natalizumab nei pazienti con ictus ischemico acuto
Nei modelli animali di ictus ischemico acuto, il blocco dell'adesione dei leucociti all'endotelio mediante antagonismo dell'integrina alfa-4 riduce i volumi...