Incidenza di apnea del sonno e associazione con fibrillazione atriale in una popolazione non-selezionata con pacemaker: risultati dello studio osservazionale RESPIRE
I pazienti con fibrillazione atriale spesso hanno apnea notturna, ma la diagnosi di apnea del sonno, anche nota come apnea notturna, con polisonnografia è costosa.
Il monitoraggio della apnea del sonno è una funzione del pacemaker che misura l'indice di disturbo respiratorio, la somma degli eventi respiratori anormali divisa per la durata del sonno.
Lo scopo dello studio è stato quello di valutare l'incidenza e la gravità delle apnee del sonno e l'associazione con la fibrillazione atriale in una popolazione non-selezionata dotata di pacemaker.
RESPIRE ( REgistry of Sleep APnea monItoring and Atrial Fibrillation in pacemakeR pazients ) è uno studio multicentrico, internazionale, osservazionale, in aperto, che ha riguardato soggetti adulti per 18 mesi dopo l'impianto di un pacemaker bicamerale abilitato al monitoraggio dell'apnea del sonno.
L'apnea del sonno, forma grave, è stata definita come indice di disturbo respiratorio medio di 20 o superiore dall'impianto alla visita di follow-up.
Il primo endpoint co-primario era la differenza di fibrillazione atriale significativa ( episodi cumulativi di fibrillazione atriale della durata di 24 ore o superiore per 2 giorni consecutivi ) tra i soggetti con apnea del sonno grave e quelli con forma non-grave a 12 mesi nel set completo di analisi ( n= 553 ).
Il secondo endpoint co-primario era il tasso di eventi avversi gravi maggiori a 18 mesi nel set intent-to-treat ( ITT ) modificato ( n = 1024 ).
La forma grave di apnea del sonno è stata rilevata nel 31.1% ( 172 su 553 ).
Una maggiore, significativa, incidenza di fibrillazione atriale è stata riportata nei pazienti con grave apnea del sonno rispetto ai pazienti con forma non-grave di apnea del sonno ( 25.0% vs 13.9%; differenza 11.1%; intervallo di confidenza [ IC ] 95% 3.7–18.4%; P = 0.002 ).
Una fibrillazione atriale significativa è aumentata con il tempo in entrambi i gruppi, ma a un ritmo più veloce nel gruppo grave apnea del sonno.
Non è stata osservata alcuna differenza tra i gruppi nel tasso complessivo di eventi avversi gravi maggiori ( P = 0.065 ).
In conclusione, lo screening della apnea del sonno per 12 mesi ha identificato la forma grave di apnea del sonno in quasi un terzo dei pazienti non-selezionati dotati di pacemaker.
La forma grave di apnea del sonno è associata a maggiore incidenza di significativa fibrillazione atriale. ( Xagena2020 )
Marti-Almor J et al, Heart Rhythm 2020; 17: 195-202
Cardio2020 Neuro2020
Indietro
Altri articoli
Tasso di impianto di pacemaker dopo impianto transcatetere di valvola aortica con dispositivi di prima e di nuova generazione
L'incidenza di anomalie di conduzione di nuova insorgenza che richiedono l'impianto di pacemaker permanente ( PPI ) dopo l'impianto transcatetere...
Rischi associati a risonanza magnetica nei pazienti con un pacemaker o un defibrillatore
La presenza di un dispositivo elettronico impiantabile cardiovascolare è da tempo una controindicazione per la prestazione di risonanza magnetica per...
La grave apnea del sonno rilevata dal pacemaker predice episodi di fibrillazione atriale nei successivi 3 mesi
L’apnea del sonno, diagnosticata mediante polisonnografia notturna, è un fattore di rischio per la fibrillazione atriale. Pacemaker avanzati sono ora...
La forma grave di apnea del sonno associata a più alto rischio di fibrillazione atriale nei pazienti con pacemaker
Nei pazienti con pacemaker, la grave apnea del sonno è un predittore significativo di fibrillazione atriale. Sebbene l’apnea del sonno sia...
Il Dronedarone 400 mg due volte al giorno per 12 settimane riduce il carico di fibrillazione atriale nei soggetti con pacemaker permanente
Il Dronedarone ( Multaq ) è un derivato benzofuranico con un profilo farmacologico simile ad Amiodarone, ma ha un più...
Ictus o attacco ischemico transitorio nei pazienti con pacemaker transvenoso o defibrillatore e forame ovale pervio alla ecocardiografia
Un forame ovale pervio ( PFO ) può consentire l’embolizzazione arteriosa di trombi che si accumulano sui cateteri dei dispositivi...
Incidenza e predittori di complicanze a breve e a lungo termine della terapia con pacemaker
Le informazioni quantitative sul tipo di complicanze, e la loro incidenza nel lungo periodo, del pacemaker sono limitate.Uno studio ha...
Attività sessuale nei pazienti con aritmie, pacemaker e defibrillatori cardioverter impiantabili: raccomandazioni
L'attività sessuale è ragionevolmente praticabile dai pazienti con fibrillazione atriale o flutter atriale e frequenza ventricolare ben controllata ( Classe...
Terapia con pacemaker nei pazienti con sincope neuro-mediata e asistolia
L'efficacia della stimolazione cardiaca per la prevenzione delle recidive sincopali in pazienti con sincope neuro-mediata è controversa. Uno studio ha...