Panitumumab nel trattamento dei pazienti con tumore colorettale metastatico
Negli Stati Uniti, l’FDA ha approvato Vectibix ( Panitumumab ) nel trattamento dei pazienti con tumore del colon-retto metastatico esprimente EGFR ( recettore per il fattore di crescita epidermico ) dopo progressione della malattia con regimi chemioterapici contenenti fluoropirimidine, Oxaliplatino e Irinotecan.
Vectibix è il primo anticorpo anti-EGFR a mostrare un significativo miglioramento della sopravvivenza libera da malattia nei pazienti con carcinoma colorettale metastatico.
Non esistono ad oggi dati che dimostrino un miglioramento dei sintomi associati alla malattia o un aumento della sopravvivenza con Vectibix.
Il recettore EGF è una proteina che svolge un importante ruolo nel processo di signaling della cellula tumorale.
Alcune cellule tumorali richiedono segnali mediati dal recettore EGF per sopravvivere.
Vectibix si lega ai recettori EGF, prevenendo il legame di EGF e di TGF-alfa ai recettori EGFR interferendo con il segnale che potrebbe stimolare la crescita e la sopravvivenza delle cellule tumorali.
Vectibix è associato a tossicità dermatologica e comprende: dermatite acneiforme, prurito, eritema, rash, esfoliazione cutanea, paronichia, secchezza cutanea.
La tossicità dermatologica è stata riportata nell’89% dei pazienti trattati con Vectibix ed era grave nel 12% dei pazienti.
La grave tossicità dermatologica è stata complicata da infezioni e susseguente possibile sepsi, morte per sepsi e ascessi richiedenti incisioni e drenaggio.
Gravi reazioni durante infusione di Vectibix si sono presentate in circa l’1% dei pazienti e comprendevano: reazioni anafilattiche, broncospasmo, febbre ed ipotensione.
Sebbene non si siano verificate reazioni da infusione ad esito fatale con Vectibix, gravi reazioni avverse ad esito fatale sono avvenute con altri anticorpi monoclonali.
La maggior parte delle reazioni avverse a Vectibix sono lieve-moderate e comprendono: rash cutaneo, paronichia, fatica, dolore addominale, nausea e diarrea.
L’ipomagnesiemia si presenta dopo 6 settimane o più di trattamento con Vectibix.
In alcuni pazienti l’ipomagnesiemia è associata ad ipocalcemia. ( Xagena2006 )
Fonte: Amgen, 2006
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