Alti tassi di risposta virologica sostenuta nei bambini con epatite C cronica in cura con Peginterferone alfa-2b più Ribavirina


L’Interferone pegilato o Peginterferone alfa-2b ( PegIntron ) più Ribavirina ( Rebetol ) è lo standard di cura per gli adulti con epatite C cronica, ma non è stato ancora approvato per il trattamento dei bambini.

Uno studio ha valutato l'efficacia e la sicurezza del Peginterferone alfa-2b associato a Ribavirina nei pazienti in età pediatrica.

Bambini e adolescenti di età tra i 3 e i 17 anni sono stati trattati con Peginterferone alfa-2b ( 60 microg/m2/settimana ) più Ribavirina ( 15mg/kg/die ). La durata della terapia è stata di 24 settimane per i pazienti con genotipo G2 e G3 con bassa carica virale ( minore di 600.000 UI/ml ), e 48 settimane per i soggetti G1, G4 e G3 con alta carica virale ( maggiore o uguale a 600.000 UI/ml ).

L'endpoint primario era rappresentato da una risposta virologica sostenuta, definita come RNA del virus dell'epatite C non-rilevabile 24 settimane dopo il completamento della terapia.

La risposta virologica sostenuta è stata raggiunta dal 65% dei bambini. Il genotipo è stato il principale predittore di risposta: G1 53%; G2/G3 93%; G4 80%.
Le risposte virologiche sostenute sono state simili nei bambini giovani e anziani.
La carica virale al basale è stata il principale fattore predittivo di risposta nel gruppo G1.

Nessun nuovo segnale di sicurezza è stato individuato, e gli eventi avversi sono stati generalmente lievi o moderati. La dose è stata modificata a causa di eventi avversi nel 25% dei bambini; 1 bambino ha interrotto la terapia a causa di un evento indesiderato ( trombocitopenia ). Non è stato segnalato nessun evento avverso grave correlato ai farmaci oggetto dello studio.

In conclusione, la terapia con Peginterferone alfa-2b più Ribavirina in bambini e adolescenti con epatite-C cronica ha dimostrato di essere efficace, ha ridotto la frequenza di iniezione, e ha espresso un profilo di sicurezza accettabile. ( Xagena2010 )

Wirth S et al, J Hepatol 2010; 52: 501-507


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