Conbriza nel trattamento della osteoporosi nelle donne in postmenopausa


Conbriza è un medicinale contenente il principio attivo Bazedoxifene, che trova impiego nel trattamento dell’osteoporosi nelle donne in postmenopausa. È indicato per donne a rischio di fratture ossee.
È stato dimostrato che Conbriza riduce in modo significativo le fratture vertebrali, ma non quelle femorali.
Il medicinale è disponibile in compresse a forma di capsula di colore bianco ( 20 mg ).

La dose raccomandata di Conbriza è di una compressa una volta al giorno. La compressa può essere assunta in qualsiasi momento della giornata, con o senza cibo. Le pazienti dovrebbero assumere anche integratori di Calcio e Vitamina-D se l’assunzione mediante la dieta è inadeguata.
Conbriza deve essere usato con cautela nelle donne con gravi problemi renali. Non si consiglia l’uso di Conbriza nelle donne con problemi a carico del fegato.

L’osteoporosi si manifesta quando non viene prodotto nuovo tessuto osseo in quantità sufficiente per sostituire quello che si consuma naturalmente. Le ossa diventano progressivamente sottili e fragili e più soggette a fratture.
L’osteoporosi è più comune nelle donne dopo la menopausa, quando diminuiscono i livelli dell’ormone femminile estrogeno: l’estrogeno rallenta la degradazione delle ossa e le rende meno inclini alla frattura.

Il principio attivo di Conbriza, il Bazedoxifene, è un modulatore selettivo del recettore estrogenico ( SERM ). Il Bazedoxifene agisce da agonista del recettore estrogenico, ossia da sostanza che stimola il recettore dell’estrogeno, in alcuni tessuti dell’organismo. Il Bazedoxifene ha lo stesso effetto dell’estrogeno sulle ossa.

Gli effetti di Conbriza sono stati confrontati con quelli del Raloxifene ( Evista ), un altro medicinale usato per trattare l’osteoporosi, e con un placebo in uno studio principale che ha interessato 7.500 donne in postmenopausa affette da osteoporosi. Tutte le donne coinvolte nello studio hanno ricevuto anche integratori di Calcio e Vitamina D. Il principale indicatore dell’efficacia era il numero di nuove fratture vertebrali nell’arco di 3 anni.
Conbriza è stato inoltre confrontato con Raloxifene e con un placebo in un altro studio principale che ha interessato 1.583 donne in postmenopausa considerate a rischio di osteoporosi. Le donne sono state trattate per 2 anni e hanno ricevuto integratori di Calcio. Il principale indicatore dell’efficacia era l’alterazione della densità ossea ( misurazione della resistenza delle ossa ) nella colonna vertebrale in seguito a un trattamento di 2 anni.

Nel primo studio, Conbriza si è rivelato più efficace del placebo nel ridurre il numero di nuove fratture vertebrali. Dopo 3 anni, il 2% delle pazienti trattate con Conbriza ( 35 su 1.724 ) ha riportato nuove fratture contro il 4% di quelle trattate con placebo ( 59 su 1.741 ). È stata riscontrata una differenza più significativa nel sottogruppo di donne a maggior rischio di fratture prima dello studio. Conbriza non si è rivelato efficace nel ridurre il numero di fratture diverse da quelle vertebrali.
Nell’altro studio, Conbriza si è rivelato più efficace del placebo nel mantenere la densità ossea della colonna vertebrale. Dopo 2 anni, la densità ossea media è rimasta quasi invariata nelle donne che assumevano Conbriza, ma nelle donne trattate con un placebo si è ridotta di oltre l’1%.
In entrambi gli studi principali gli effetti di Conbriza sono stati simili a quelli del Raloxifene.

Gli effetti indesiderati più comuni riscontrati con Conbriza ( osservati in più di 1 paziente su 10 ) sono vampate di calore e spasmi muscolari.

Conbriza non deve essere utilizzato in soggetti che potrebbero essere ipersensibili ( allergici ) al Bazedoxifene o a qualsiasi altra sostanza del medicinale. Non deve essere usato in donne che hanno avuto problemi di tromboembolia venosa, quali trombosi venosa profonda, embolia polmonare e trombosi venosa retinica. Non deve essere usato in donne con sanguinamento uterino inspiegato.
Conbriza può essere usato esclusivamente in donne in postmenopausa, quindi non deve essere usato in donne ancora in grado di avere una gravidanza. ( Xagena2009 )

Fonte: EMEA, 2009


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