Non è giustificata l’applicazione di routine delle Immunoglobuline IV in associazione al Metilprednisolone nel trattamento degli episodi acuti di sclerosi multipla


I Ricercatori del TARIMS Study Group hanno valutato se le Immunoglobuline somministrate per via endovenosa ( IVIg ) in associazione a Metilprednisolone consentissero una più veloce e più completa ripresa da una recidiva che non con il solo Metilprednisolone.

Sono stati studiati 76 pazienti affetti da sclerosi multipla che hanno avuto una recidiva con coinvolgimento della funzionalità visiva, della funzionalità motoria dell’arto superiore, o della deambulazione, e con un’insorgenza dei sintomi tra le 24 ore ed i 14 giorni antecedenti.

I pazienti sono stati trattati con Immunoglobuline IV ( 1g/kg ) o con placebo ( 0.1% di albumina umana ), 24 ore prima del trattamento con 1g di Metilprednisolone per via endovenosa per 3 giorni consecutivi.

Entrambi i gruppi hanno presentato miglioramenti, ma gli Autori non hanno riscontrato significative differenze tra i pazienti trattati con Immunoglobuline IV o con placebo, relativamente all’endpoint primario, il cambiamento medio del Z-score del deficit neurologico dal basale a 12 settimane ( p = 0.89 ).

Un lieve miglioramento, ma non una remissione significativa è stata riscontrata nel gruppo trattato con le Immunoglobuline IV relativamente ai punteggi della scala EDSS ( Expanded Disability Status Scale ) ( p = 0.23 ), della scala MSIS ( Multiple Sclerosis Impairment Scale ) ( p = 0.24 ) e nel tempo alla recidiva successiva ( p = 0.22 ).

I risultati ottenuti non giustificano un’applicazione di routine delle Immunoglobuline IV in associazione al Metilprednisolone nel trattamento degli attacchi acuti di sclerosi multipla. ( Xagena2004 )

Soelberg Sorensen P et al, Neurology 2004 ; 63 : 2028-2033

Neuro2004 Farma2004


Indietro

Altri articoli

L'emergere della sindrome infiammatoria multisistemica pediatrica temporalmente associata a SARS-CoV-2 ( PIMS-TS ) ha portato all'uso diffuso di trattamenti antinfiammatori...



La malattia tiroidea dell'occhio può essere una malattia autoimmune debilitante caratterizzata da progressiva proptosi o diplopia. Teprotumumab ( Tepezza ) è...


Il fenomeno di Kasabach-Merritt ( KMP ) nell'emangioendotelioma kaposiforme ( KHE ) è caratterizzato da trombocitopenia pericolosa per la vita...


Sebbene i glucocorticoidi profilattici perioperatori siano stati usati per decenni, non è noto se migliorino gli esiti nei neonati dopo...


L'effetto dei glucocorticoidi sui principali esiti renali e sugli eventi avversi nella nefropatia da IgA è incerto. Sono stati valutati...


Gli uomini con tumore prostatico non-metastatico ad alto rischio vengono trattati con terapia di deprivazione androgenica ( ADT ) per...


I corticosteroidi sono usati per trattare le prime fasi della paralisi facciale idiopatica ( paralisi di Bell ) nei bambini,...


La terapia con glucocorticoidi a basso dosaggio è ampiamente utilizzata nell'artrite reumatoide, ma l'equilibrio tra benefici e danni non è...


Studi precedenti hanno suggerito che la Vasopressina e il Metilprednisolone somministrati durante l'arresto cardiaco in ospedale potrebbero migliorare gli esiti. Si...