La restrizione dietetica di sodio inverte la disfunzione endoteliale vascolare in adulti con pressione sistolica moderatamente elevata
Uno studio ha cercato di determinare l'efficacia della restrizione di sodio alimentare per migliorare la disfunzione endoteliale vascolare negli adulti di mezza età o anziani con pressione sanguigna sistolica moderatamente elevata (130-159 mmHg) e i meccanismi fisiologici associati.
La disfunzione endoteliale vascolare si sviluppa con l'avanzare dell'età ed elevata pressione sistolica, contribuendo a un aumento del rischio cardiovascolare.
La restrizione di sodio alimentare abbassa la pressione sanguigna, ma il suo effetto sulla funzione endoteliale vascolare ed i meccanismi coinvolti non sono noti.
Un totale di 17 soggetti ( 11 uomini e 6 donne, età media 62 anni ) hanno completato uno studio cross-over, randomizzato, di 4 settimane di assunzione di sodio bassa e normale.
La funzione endoteliale vascolare ( dilatazione endotelio-dipendente ), la biodisponibilità di ossido di azoto ( NO ) / tetraidrobiopterina ( BH4 ), e i meccanismi ossidativi associati allo stress sono stati valutati dopo ogni condizione.
L’escrezione urinaria di sodio si è ridotta di quasi il 50% ( fino a 70 mmol/die ), e la diltazione endotelio-dipendente arteriosa di conduzione ( dilatazione dell'arteria brachiale flusso-mediata; FMDBA ) e di resistenza ( risposte del flusso di sangue dell’avambraccio all’acetilcolina; FBFACh ) sono state del 68% e 42% ( picco FBFACh ) più alte dopo la restrizione di sodio alimentare ( P minore di 0.005 ).
Un basso contenuto di sodio ha nettamente migliorato la dilatazione endotelio-dipendente NO-mediata ( maggiore ΔFBFACh con inibizione della NO-sintasi endoteliale [ eNOS ] ) senza cambiare la espressione / attivazione della NO-sintasi endoteliale ( fosforilazione dell’enzima in Ser 1177 ), ha ripristinato la bioattività di BH4 ( meno ΔFMDBA con BH4 acuta ), ha abolito la soppressione tonica di superossido della dilatazione endotelio-dipendente ( meno ΔFMDBA e ΔFBFACh con infusione di Acido Ascorbico ) e ha aumentato l’attività della superossido dismutasi circolante ( tutti P minore di 0.05 ).
In conclusione, la restrizione di sodio alimentare ha in gran parte annullato la disfunzione endoteliale sia macrovascollare che microvascolare, migliorando la biodisponibilità di NO e BH4 e riducendo lo stress ossidativo.
I risultati supportano il concetto emergente secondo cui la restrizione di sodio alimentare induce protezione vascolare al di là di quella attribuibile ai suoi effetti antiipertensivi. ( Xagena2013 )
Jablonski KL et al, J Am Coll Cardiol 2013; 61: 335-343
Cardio2013
Indietro
Altri articoli
Empagliflozin migliora gli esiti cardiovascolari e renali nell’insufficienza cardiaca indipendentemente dalla pressione sistolica
Empagliflozin ( Jardiance ) riduce il rischio di morte cardiovascolare o di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca ( HF ) nei...
Effetto della pressione arteriosa sistolica e diastolica sugli esiti cardiovascolari
La relazione tra la pressione arteriosa sistolica e diastolica in ambito ambulatoriale e gli esiti cardiovascolari rimane non ben definita...
Controllo intensivo della pressione arteriosa sistolica e malattia renale cronica incidente nelle persone con e senza diabete mellito
Le lineeguida, tra cui quelle dell’American College of Cardiology ( ACC ) e dell'American Heart Association ( AHA ) del...
Intervento sullo stile di vita e gestione medica con o senza bypass gastrico Roux-en-Y e controllo dell'emoglobina glicata, colesterolo LDL e pressione sistolica a 5 anni nel Diabetes Surgery Study
Il bypass gastrico Roux-en-Y è efficace nel raggiungimento degli obiettivi stabiliti per il trattamento del diabete, ma la durata è...
Il trattamento aggressivo della pressione sistolica può essere dannoso per i pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione conservata
I pazienti ospedalizzati per insufficienza cardiaca con frazione di eiezione conservata [ HFpEF ] hanno presentato esiti meno favorevoli se...
Riduzione della pressione sistolica e rischio di malattie cardiovascolari e mortalità
Studi clinici hanno documentato che l'abbassamento della pressione sanguigna riduce le malattie cardiovascolari e i decessi prematuri. Tuttavia, l'obiettivo ottimale per...
Studio SPRINT: la pressione sistolica inferiore a 120 mmHg conferisce un minor rischio di mortalità e di eventi cardiovascolari
I risultati dello studio SPRINT ( Systolic Blood Pressure Intervention Trial ) hanno mostrato che l’obiettivo di pressione sistolica...
L’elevata pressione diastolica, ma non quella sistolica, aumenta il rischio di mortalità nei pazienti ipertesi, ma non in quelli normotesi, con ictus ischemico acuto
La relazione tra pressione arteriosa al momento del ricovero per ictus ischemico acuto e l'esito è controversa. Si è valutato...
Studio SPRINT, dati preliminari: abbassare la pressione sistolica a un valore inferiore a 120 mmHg riduce di un terzo i casi di infarto miocardico, scompenso cardiaco e di ictus
Un trattamento più aggressivo della pressione arteriosa, con un obiettivo per la sistolica inferiore a 120 mmHg, riduce i tassi...
L’aumento della pressione sistolica target può aumentare il rischio di ictus
I pazienti anziani con diabete mellito o malattia renale che hanno una pressione arteriosa sistolica di 140-149 mmHg hanno un...