Trattamento dei pazienti anziani con ipertensione sistolica e malattia coronarica: la pressione diastolica non deve scendere al di sotto di 70 mmHg
E’ stato ipotizzato che la bassa pressione diastolica durante trattamento con antipertensivi sia dannosa nei pazienti anziani con ipertensione sistolica.
Nello studio prospettico placebo-controllo Systolic Hypertension in Europe è stata esaminata l’associazione tra la pressione diastolica durante trattamento, la mortalità e gli eventi cardiovascolari.
sono entrati nella prima fase dello studio, dopo la quale tutti i pazienti hanno ricevuto trattamento attivo ( fase 2 ).
E’ stata valutata la relazione tra esito e pressione diastolica in trattamento nei pazienti anziani con ipertensione sistolica, mediante analisi di regressione multivariata di Cox, durante il trattamento con placebo ( fase 1 ) e durante il trattamento farmacologico attivo ( fasi 1 e 2 ).
I tassi di mortalità non cardiovascolare, mortalità vascolare ed eventi cardiovascolari sono stati pari a 11.1, 12.0 e 29.4, rispettivamente per 1.000 pazienti-anno con trattamento attivo ( n=2.358 ) e 11.9, 12.6 e 39.0, rispettivamente, con placebo ( n=2.225 ).
La mortalità non-cardiovascolare, ma non la mortalità cardiovascolare, è aumentata nei pazienti con bassa pressione diastolica sia con il trattamento attivo ( P
La bassa pressione diastolica durante trattamento attivo è stata associata ad un aumentato rischio di eventi cardiovascolari nei pazienti con malattia cardiaca coronarica al basale ( P < 0,02; hazard ratio per pressione diastolica 65-60 mmHg ).
Questi dati sono a sostegno dell’ipotesi che il trattamento antipertensivo può essere intensificato al fine di prevenire eventi cardiovascolari quando la pressione sistolica non è sotto controllo nei pazienti anziani con ipertensione sistolica, fino al raggiungimento di una pressione diastolica di 55 mmHg. Tuttavia, e necessario un approccio più prudente nei pazienti con concomitante malattia cardiaca coronarica nei quali la pressione diastolica non dovrebbe essere portata al di sotto dei 70 mmHg. ( Xagena2007 )
Fagard RH et al, Arch Intern Med 2007; 167: 1884-1891
Cardio2007
Indietro
Altri articoli
Empagliflozin migliora gli esiti cardiovascolari e renali nell’insufficienza cardiaca indipendentemente dalla pressione sistolica
Empagliflozin ( Jardiance ) riduce il rischio di morte cardiovascolare o di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca ( HF ) nei...
Effetto della pressione arteriosa sistolica e diastolica sugli esiti cardiovascolari
La relazione tra la pressione arteriosa sistolica e diastolica in ambito ambulatoriale e gli esiti cardiovascolari rimane non ben definita...
Controllo intensivo della pressione arteriosa sistolica e malattia renale cronica incidente nelle persone con e senza diabete mellito
Le lineeguida, tra cui quelle dell’American College of Cardiology ( ACC ) e dell'American Heart Association ( AHA ) del...
Intervento sullo stile di vita e gestione medica con o senza bypass gastrico Roux-en-Y e controllo dell'emoglobina glicata, colesterolo LDL e pressione sistolica a 5 anni nel Diabetes Surgery Study
Il bypass gastrico Roux-en-Y è efficace nel raggiungimento degli obiettivi stabiliti per il trattamento del diabete, ma la durata è...
Il trattamento aggressivo della pressione sistolica può essere dannoso per i pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione conservata
I pazienti ospedalizzati per insufficienza cardiaca con frazione di eiezione conservata [ HFpEF ] hanno presentato esiti meno favorevoli se...
Riduzione della pressione sistolica e rischio di malattie cardiovascolari e mortalità
Studi clinici hanno documentato che l'abbassamento della pressione sanguigna riduce le malattie cardiovascolari e i decessi prematuri. Tuttavia, l'obiettivo ottimale per...
Studio SPRINT: la pressione sistolica inferiore a 120 mmHg conferisce un minor rischio di mortalità e di eventi cardiovascolari
I risultati dello studio SPRINT ( Systolic Blood Pressure Intervention Trial ) hanno mostrato che l’obiettivo di pressione sistolica...
L’elevata pressione diastolica, ma non quella sistolica, aumenta il rischio di mortalità nei pazienti ipertesi, ma non in quelli normotesi, con ictus ischemico acuto
La relazione tra pressione arteriosa al momento del ricovero per ictus ischemico acuto e l'esito è controversa. Si è valutato...
Studio SPRINT, dati preliminari: abbassare la pressione sistolica a un valore inferiore a 120 mmHg riduce di un terzo i casi di infarto miocardico, scompenso cardiaco e di ictus
Un trattamento più aggressivo della pressione arteriosa, con un obiettivo per la sistolica inferiore a 120 mmHg, riduce i tassi...
L’aumento della pressione sistolica target può aumentare il rischio di ictus
I pazienti anziani con diabete mellito o malattia renale che hanno una pressione arteriosa sistolica di 140-149 mmHg hanno un...