Doppia terapia antiaggregante a lungo termine per la prevenzione secondaria degli eventi cardiovascolari nei pazienti con pregresso infarto del miocardio
Studi recenti hanno esaminato l'effetto di una prolungata duplice terapia antiaggregante ( DAPT ) in una varietà di popolazioni di pazienti, con risultati eterogenei relativamente a vantaggi e sicurezza, in particolare per quanto riguarda la mortalità cardiovascolare e non-cardiovascolare.
È stata effettuata una meta-analisi di studi clinici randomizzati che hanno confrontato la duplice terapia antiaggregante per più di un anno con Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) da sola in pazienti ad alto rischio con una storia di precedente infarto del miocardio.
In totale, 33.435 pazienti sono stati seguiti per una media di 31 mesi in uno studio di pazienti con precedente infarto miocardico ( 63.3% del totale ) e cinque studi con un sottogruppo di pazienti che si sono presentati con infarto miocardico, o avevano una storia di precedente infarto miocardico ( 36.7% del totale ).
La duplice terapia antiaggregante estesa ha diminuito il rischio di eventi avversi cardiovascolari maggiori rispetto alla sola Aspirina ( 6.4% vs 7.5%; risk ratio, RR 0.78, P=0.001 ) e ha ridotto la morte cardiovascolare ( 2.3% vs 2.6%; RR=0.85, P=0.03 ), senza alcun aumento della mortalità non-cardiovascolare ( RR=1.03, P=0.76 ).
L'effetto risultante sulla mortalità per qualsiasi causa è stato un RR di 0.92 ( P=0.13 ).
La duplice terapia antiaggregante estesa ha ridotto anche l’infarto miocardico ( RR=0.70, P=0.003 ), ictus ( RR=0.81, P=0.02 ), e trombosi dello stent ( RR=0.50, P=0.02 ).
C'è stato un aumento del rischio di sanguinamento maggiore ( 1.85% vs 1.09%; RR=1.73, P=0.004 ), ma non emorragia fatale ( 0.14% vs 0.17%; RR=0.91, P=0.75 ).
In conclusione, rispetto alla sola Aspirina, la duplice terapia antiaggregante per oltre 1 anno nei pazienti, con precedente infarto miocardico, ad alto rischio stabilizzati, ha ridotto gli eventi ischemici, con riduzioni significative nei singoli endpoint di morte cardiovascolare, infarto miocardico ricorrente e ictus.
La doppia terapia antiaggregante per oltre 1 anno aumenta il sanguinamento maggiore, ma non il sanguinamento non-fatale o la morte non-cardiovascolare. ( Xagena2016 )
Udell JA et al, Eur Heart J 2016; 37: 390-399
Cardio2016 Farma2016
Indietro
Altri articoli
Terapia medica per la prevenzione secondaria ed esito a lungo termine nei pazienti con infarto miocardico con malattia coronarica non-ostruttiva
L’infarto miocardico con arterie coronariche non-ostruite ( MINOCA ) si verifica nel 5-10% di tutti i pazienti con infarto del...
Vorapaxar per la prevenzione secondaria degli eventi trombotici nei pazienti con precedente infarto del miocardio
Vorapaxar inibisce l’attivazione piastrinica antagonizzando l’attivazione mediata da trombina del recettore PAR-1 ( recettore attivato da proteasi ) sulle piastrine...
Esapent nel trattamento dell’ipertrigliceridemia e nella prevenzione secondaria dell’infarto miocardico
Esapent è un prodotto a base di EPA ( Acido eicosapentaenoico ) e di DHA ( Acido docosaesaenoico ), in...
L’Atorvastatina ad alto dosaggio non è superiore alla Simvastatina a dosaggio standard nella prevenzione secondaria dopo infarto miocardico
Lo studio IDEAL ( Incremental Decrease in End Points Through Aggressive Lipid Lowering ) ha confrontato due strategie per la...
Prevenzione secondaria dopo infarto miocardico: l’Atorvastatina ad alto dosaggio non superiore alla Simvastatina a dosaggio standard
La terapia intensiva di abbassamento dei livelli lipidici con Atorvastatina ( Lipitor/Torvast ) 80mg non ha prodotto una significativa riduzione...
Prevenzione secondaria dei pazienti con infarto miocardico acuto e sopraslivellamento ST
L’American College of Cardiology e l’American Heart Association hanno emesso alcune raccomandazioni riguardo alla prevenzione secondaria dei pazienti con infarto...
Prevenzione secondaria dell’infarto miocardico
La prevenzione secondaria è una parte essenziale del management ( gestione ) dei pazienti colpiti da infarto miocardico acuto con...
Prevenzione secondaria dopo infarto miocardico : Warfarin , da solo o associato all’Aspirina , più efficace rispetto alla sola Aspirina
Lo studio WARIS II ( Warfarin Aspirin ReInfarction Study II ) ha confrontato l’effetto del Warfarin , da solo...
Aspirina nella prevenzione secondaria del infarto del miocardio
La somministrazione nel lungo periodo di Acido Acetilsalicilico ( ASA, Aspirina ) a pazienti colpiti da infarto miocardico riduce il...