Prevenzione secondaria dell’infarto miocardico
La prevenzione secondaria è una parte essenziale del management ( gestione ) dei pazienti colpiti da infarto miocardico acuto con sopraslivellamento ST ( STEMI ).
I pazienti dimessi dall’ospedale dovrebbero iniziare una dieta scarsa in grassi saturi e colesterolo ( meno del 7% delle calorie totali devono provenire da grassi saturi e devono essere assunti al giorno meno di 200 mg di colesterolo ).
Dovrebbe essere incoraggiata l’assunzione di: acidi grassi omega-3, frutta, vegetali, fibre solubili e grano integrale.
L’assunzione di calorie dovrebbe essere bilanciata con una spesa energetica tale da raggiungere e mantenere un peso ottimale. ( Livello di evidenza: A ).
Il livello target per il colesterolo-LDL dopo STEMI dovrebbe essere inferiore a 100 mg/dL.
I pazienti con livelli uguali o superiori a 100 mg/dL dovrebbero assumere farmaci con l’obiettivo di abbassare tali valori. ( Livello di evidenza: A )
L’indice di massa corporea ( BMI ) desiderabile varia tra 18,5 e 24,9 kg/m2.
Una circonferenza alla vita maggiore di 40 inches ( 101,6 ) negli uomini e di 35 inches ( 88,9 ) nelle donne dovrebbe far sospettare una sindrome metabolica, ed indurre ad adottare strategie per la riduzione di peso. ( Livello di evidenza: B )
I pazienti fumatori dovrebbero essere incoraggiati a smettere di fumare, ed evitare il fumo passivo.
Per facilitare la cessazione dell’abitudine al fumo, il paziente dovrebbe partecipare a programmi specifici, ricorrendo anche a terapia farmacologica. ( Livello di evidenza: B )
Tutti i pazienti colpiti da STEMI dovrebbero assumere una dose giornaliera di Aspirina ( 75-162 mg per os ) ( Livello di evidenza: A ), ed un Ace inibitore ( Livello di evidenza : A ).
L’Ace-inibitore dovrebbe essere prescritto dopo STEMI a tutti i pazienti senza
- significativa disfunzione renale ( la creatinina dovrebbe essere inferiore o uguale a 2,5 mg/dL negli uomini ed inferiore o uguale a 2 mg/dL nelle d onne );
- iperkaliemia ( il potassio dovrebbe essere inferiore o uguale a 5 mEq/L ),
e nei pazienti che presentano una frazione di eiezione ventricolare sinistra ( FEVS ) inferiore o uguale a 0,40, e che hanno un’insufficienza cardiaca sintomatica o diabete. ( Livello di evidenza: A )
Qualora i pazienti non tollerino gli Ace-inibitori, un’alternativa è rappresentata dal bloccante il recettore dell’angiotensina II ( ARB ), in presenza di segni clinici e radiologici di insufficienza cardiaca, o con frazione d’eiezione ventricolare sinistra inferiore a 0,40.
Il Valsartan ed il Candesartan hanno dimostrato di essere efficaci in questa condizione. ( Livello di evidenza: B ).
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Fonte: Circulation – ACC / AHA Guidelines for the Management of Patients with ST– Elevation Myocardial Infarction, 2004
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