Uso di beta-bloccanti o statine e rischio di emorragia da malformazioni cavernose cerebrali


Lo scopo dello studio è stato quello di determinare l'associazione tra l'uso di beta-bloccanti o statine e il rischio futuro di emorragia intracranica sintomatica o deficit neurologico focale persistente / progressivo da malformazioni cavernose cerebrali ( CCM ).

SAIVMs ( Scottish Audit of Intracranial Vascular Malformations ) ha identificato prospetticamente adulti residenti in Scozia con diagnosi di malformazioni cavernose cerebrali nel periodo 1999-2003 o 2006-2010.

I ricercatori hanno confrontato l'associazione tra l'uso di beta-bloccanti o statine dopo la prima presentazione e l'insorgenza di nuova emorragia intracranica o deficit neurologico focale persistente / progressivo dovuto a malformazioni cavernose cerebrali fino a 15 anni di follow-up prospettico.

Sessantatré ( 21% ) su 300 adulti hanno utilizzato beta-bloccanti ( 27/63 [ 43% ] hanno assunto Propranololo ) e 73 ( 24% ) hanno fatto uso di statine ( farmaci ipocolesterolemizzanti ) in 3634 persone-anno di follow-up.

Al basale, gli unici squilibri statisticamente significativi nei potenziali fattori di confondimento prespecificati erano l'età per l'uso di statine e l'emorragia intracranica alla presentazione per l'uso di beta-bloccanti.

L'uso di beta-bloccanti è risultato associato a un minor rischio di nuova emorragia intracranica o deficit neurologico focale persistente / progressivo ( hazard ratio aggiustato, aHR=0.09 [ IC 95%, 0.01-0.66 ]; P=0.018 ).
L'uso di statine era invece associato a un minor rischio, non-significativo, di emorragia intracranica o deficit neurologico focale persistente / progressivo ( aHR=0.37 [ IC 95%, 0.01-1.07 ]; P=0.067 ).

In conclusione, l'uso di beta-bloccanti, ma non di statine, è risultato associato a un minor rischio di emorragia intracranica o deficit neurologico focale persistente / progressivo nei pazienti con malformazioni cavernose cerebrali. ( Xagena2022 )

Zuurbier SM et al, Stroke 2022; 53: 2521-2527

Neuro2022 Cardio2022 Farma2022



Indietro

Altri articoli

L'emorragia subaracnoidea aneurismatica ( aSAH ) è una forma devastante di ictus che colpisce la popolazione in età lavorativa, dove...


Sebbene l'emorragia intracranica ( ICH ) sia frequente nel contesto delle metastasi cerebrali, ci sono dati limitati sull'influenza degli agenti...


Una relazione causale tra l'uso di statine a lungo termine e il rischio di emorragia intracerebrale ( ICH ) rimane...


Sta emergendo una nuova associazione tra l'insonnia e l'aneurisma intracranico e l'emorragia subaracnoidea aneurismatica ( aSAH ). Una ricerca ha valutato...


I pazienti con ictus dovuto a emorragia intracerebrale ( ICH ) spontanea ( non-traumatica ) sono a rischio di emorragia...


La terapia antitrombotica ( anticoagulante o antipiastrinica ) viene omessa in alcuni pazienti con malformazioni cavernose cerebrali, a causa dell'incertezza...


Dallo studio ASPREE è emerso che, tra gli anziani, l'Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) a basso dosaggio non riduce...


Le microemorragie cerebrali sono un potenziale biomarcatore per il neuroimaging delle malattie cerebrali dei piccoli vasi soggette a sanguinamento intracranico. Uno...


La presenza di microemorragie cerebrali può predire il rischio di emorragia intracranica sintomatica in pazienti con fibrillazione atriale sottoposti a terapia anticoagulante...