Prevenzione di ictus nei pazienti con stenosi intracranica: interrotto lo studio SAMMPRIS a causa di un maggior rischio di ictus e di mortalità nel gruppo stent
Il National Institute of Neurological Disorders and Stroke ( NINDS ) ha interrotto l’arruolamento in uno studio clinico che stava valutando I benefici aggiuntivi, rispetto alla sola terapia medica aggressiva, dell’angioplastica intracranica con stenting nella prevenzione dell’ictus nei pazienti con stenosi intracranica sintomatica.
SAMMPRIS ( Stenting and Aggressive Medical Management for Preventing Recurrent stroke in Intracranial Stenosis ) è il primo studio prospettico, multicentrico, randomizzato, che ha confrontato la sola terapia medica aggressiva versus il trattamento medico aggressivo più angioplastica combinata con stenosi sintomatica ad alto grado ( 70-99% ) di un'arteria intracranica maggiore ( arteria carotide intracranica, arteria cerebrale media, arteria vertebrale intracranica e arteria basilare ).
Tutti i pazienti sono stati arruolati entro 30 giorni dopo un TIA ( attacco ischemico transitorio ) o un ictus non-invalidante, che è stato attribuito alla stenosi intracranica arteriosa.
Il trattamento medico aggressivo in entrambi i bracci consisteva di Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) 325 mg/die per l'intero follow-up, Clopidogrel ( Plavix ) 75 mg/die per 90 giorni dopo l’arruolamento, gestione intensiva dei fattori di rischio vascolare ( principalmente pressione sistolica target: inferiore a 140 mmHg [ minore di 130 mmHg nelle persone con diabete ] e livelli di colesterolo LDL inferiori a 70 mg/dl ).
A tutti i pazienti dello studio è stato fornito un programma per modificare lo stile di vita.
L’arruolamento è iniziato nel novembre del 2008 ed è stato interrotto il 5 aprile 2011 dopo l’adesione di 451 ( 59% ) pazienti sui 764 previsti.
Il sistema di angioplastica e stenting utilizzati nello studio era il sistema Gateway-Wingspan.
Il NINDS ha agito su raccomandazione del Data Safety Monitoring Board ( DSMB ) dello studio.
Al momento della revisione da parte del DSMB, il 14% dei pazienti trattati con angioplastica con stenting è stato colpito da ictus o è morto entro i primi 30 giorni dopo l'arruolamento, rispetto al 5.8% dei pazienti trattati con sola terapia medica, una differenza altamente significativa.
Il tasso a 30 giorni di ictus o di mortalità nel braccio di trattamento medico intensivo è risultato notevolmente inferiore rispetto al tasso stimato del 10.7% sulla base di controlli storici, la maggior parte dei quali aveva ricevuto cure mediche standard.
Inoltre il tasso a 30 giorni nei pazienti con stent è risultato sostanzialmente più elevato del tasso stimato del 5.2% ( 9.6% sulla base dei dati del Registro ). Ci sono stati 5 morti per ictus entro 30 giorni dall'arruolamento, tutti nel braccio stent.
E’ stata registrata una morte non-correlata all’ictus nel braccio terapia medica entro 30 giorni dopo l'arruolamento.
Dopo i 30 giorni, i tassi di ictus nel territorio dell’arteria stenotica sono risultati simili nei due gruppi, ma meno della metà dei pazienti è stata seguita per un anno. Pertanto, il follow-up dei pazienti attualmente arruolati fornirà importanti informazioni riguardo alla sicurezza nel lungo periodo dell’approccio interventistico.
I dati dello studio SAMMPRIS attualmente disponibili indicano che il trattamento medico aggressivo da solo è superiore alla combinazione angioplastica con impianto di stent e terapia medica intensiva nei pazienti con stenosi intracranica arteriosa con sintomi recenti e di alto grado. ( Xagena2011 )
Fonte: National Institutes of Health ( NIH ), 2011
Neuro2011 Farma2011 Chiru2011
Indietro
Altri articoli
Impatto combinato dell’emicrania e dell’ipertensione indotta dalla gravidanza sul rischio a lungo termine di infarto miocardico prematuro e ictus
È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...
Modelli di sonno e rischio di ictus acuto: studio INTERSTROKE
I sintomi dei disturbi del sonno sono comuni e possono rappresentare importanti fattori di rischio modificabili di ictus. È stata...
Bypass extracranico - intracranico e rischio di ictus e morte nei pazienti con occlusione arteriosa sintomatica: studio CMOSS
Precedenti studi sulla chirurgia di bypass extracranico - intracranico ( EC-IC ) non hanno mostrato alcun beneficio per la prevenzione...
Uso di Pioglitazone e riduzione del rischio di demenza nei pazienti con diabete mellito con anamnesi di ictus ischemico
Studi precedenti hanno riportato l'effetto protettivo di Pioglitazone ( Actos ) sulla demenza nei pazienti con diabete mellito di tipo...
Sintomi depressivi e rischio di ictus acuto: studio INTERSTROKE
È stato segnalato che la depressione è un fattore di rischio di ictus acuto, in gran parte sulla base di...
Rischio di ictus a lungo termine nei pazienti con malattia infiammatoria intestinale
I pazienti con malattia infiammatoria intestinale ( IBD ) corrono un rischio maggiore di eventi tromboembolici, ma le prove sul...
Assunzione di alcol come fattore di rischio per l'ictus acuto: studio INTERSTROKE
C'è incertezza sull'associazione tra consumo di alcol e ictus, in particolare per l'assunzione da bassa a moderata. Sono state esaminate...
Disturbi ipertensivi della gravidanza e rischio a lungo termine di ictus materno
I disturbi ipertensivi in corso di gravidanza sono associati a un rischio a lungo termine di malattie cardiovascolari tra le...
Il rischio di ictus è più alto nelle donne con emicrania senza aura che fanno uso di contraccettivi ormonali combinati
Tra le utilizzatrici di contraccettivi ormonali combinati, le donne con una storia di emicrania senza aura hanno presentato un rischio...
Carico cumulativo del consumo di alcol e rischio di ictus nei giovani adulti
Il consumo di alcol è uno degli importanti fattori di rischio modificabili per l'ictus nei giovani adulti. L'associazione tra il...