Risultati di risonanza magnetica per immagini e rischio di ictus nei pazienti con attacco ischemico transitorio con diversa durata dei sintomi
È stata determinata la frequenza di infarto acuto rilevata mediante imaging di risonanza magnetica pesata in diffusione DWI-MRI e il rischio di ictus nei pazienti con attacco ischemico transitorio ( TIA ) con diversa durata dei sintomi in uno studio basato sulla popolazione.
Nel corso di un periodo di 54 mesi ( a partire da novembre 2007 ), sono stati arruolati 3.724 pazienti ricoverati ( età media 67 anni, 45% donne ) con sintomi neurologici transitori della durata inferiore a 24 ore da 15 ospedali.
Tutti i pazienti sono stati sottoposti a DWI-MRI durante l'ospedalizzazione.
Dei 3.724 pazienti, 1.166 hanno avuto un infarto acuto ( 32.2% ) e 88 ( 2.4% ) hanno avuto un ictus durante il ricovero ( 7 giorni ).
Il rischio di ictus è stato più alto nei pazienti con DWI tessuto-positivo rispetto a quelli con DWI tessuto-negativo ( 4.5% vs 1.5%, rispettivamente, P minore di 0.001 ).
Il rischio di ictus è risultato correlato con DWI positivo ( odds ratio, OR=3.1; P minore di 0.001 ), fibrillazione atriale ( OR=2.1; P=0.001 ) e durata dei sintomi minore di 1 ora ( OR=1.5; P=0.042 ).
I pazienti con sintomi di durata minore a 1 ora hanno mostrato un tasso più basso di infarto acuto rispetto a quelli con sintomi della durata di 1 ora o più ( 24% vs 36%, rispettivamente, P minore di 0.001 ), mentre il rischio di ictus non è risultato differente tra i due gruppi ( 2.8% vs 2.1 %, rispettivamente, P=0.22 ).
Il rischio di ictus è stato più alto dopo eventi tessuto-positivi rispetto a quelli tessuto-negativi nei pazienti con durata dei sintomi minore di 1 ora ( 5.2% vs 2.0%, rispettivamente, P=0.002 ) e in quelli con durata dei sintomi maggiore o uguale a 1 ora ( 4.1% vs 1.1% , rispettivamente; P minore di 0.001 ).
In conclusione, il rischio di ictus è stato più alto dopo eventi tessuto-positivi rispetto a quelli tessuto-negativi nei pazienti con attacco ischemico transitorio con differente durata dei sintomi. ( Xagena2013 )
Al-Khaled M et al, Neurology 2013; 80: 21: 1920-1926
Neuro2013 Diagno2013
Indietro
Altri articoli
Evoluzione dell'infarto alla risonanza magnetica di diffusione dopo trombectomia nei pazienti con ictus acuto randomizzati a Nerinetide oppure placebo: studio REPERFUSE-NA1
Il neuroprotettore Nerinetide si è dimostrato promettente nel ridurre i volumi dell'infarto nei modelli di riperfusione ischemica dei primati. Si...
Radioterapia corporea stereotassica guidata da risonanza magnetica versus tomografia computerizzata per il tumore alla prostata: studio MIRAGE
L'imaging a risonanza magnetica ( MRI ) offre molteplici vantaggi teorici nel contesto della radioterapia corporea stereotassica ( SBRT )...
La resezione intraoperatoria guidata da risonanza magnetica non è superiore alla guida con Acido 5-aminolevulinico nel glioblastoma di nuova diagnosi
Dati prospettici hanno suggerito una superiorità della risonanza magnetica intraoperatoria ( iMRI ) rispetto all'Acido 5-aminolevulinico ( 5-ALA; Gliolan )...
Risonanza magnetica cardiovascolare nei pazienti con cardiotossicità associata a Ibrutinib
Gli eventi avversi immuno-correlati ( irAE ) derivanti dalla terapia antitumorale con inibitore del checkpoint immunitario ( ICI ) possono...
Lesioni cerebrali rilevate dalla risonanza magnetica e funzione cognitiva nei pazienti con fibrillazione atriale sottoposti ad ablazione transcatetere dell'atrio sinistro
È stata valutata la prevalenza di lesioni cerebrali ischemiche rilevate mediante risonanza magnetica e la loro associazione con la funzione...
Screening del tumore alla prostata con PSA e risonanza magnetica seguita solo da biopsia mirata
Lo screening per il cancro alla prostata è gravato da un alto tasso di sovradiagnosi. L'algoritmo più appropriato per lo...
Associazione delle misure della funzione renale con i segni di neurodegenerazione e malattia dei piccoli vasi alla risonanza magnetica cerebrale
La malattia renale cronica ( CKD ) è un fattore di rischio per il declino cognitivo, ma l'evidenza è limitata...
Terapia a ultrasuoni focalizzata guidata dalla risonanza magnetica per pazienti con tumore alla prostata a rischio intermedio
Gli uomini con tumore alla prostata di grado 2 o 3 sono spesso considerati non-idonei per la sorveglianza attiva; alcuni...
Osservazione rispetto allo screening con risonanza magnetica spinale e trattamento preventivo per la compressione del midollo spinale nei pazienti con tumore prostatico resistente alla castrazione e metastasi spinali: studio PROMPTS
La diagnosi precoce della compressione maligna del midollo spinale ( SCC ) è fondamentale perché lo stato neurologico pre-trattamento è...
Effetto dell'ablazione della fibrosi guidata dalla risonanza magnetica rispetto all'ablazione con catetere convenzionale sulla recidiva dell'aritmia atriale nei pazienti con fibrillazione atriale persistente: studio DECAAF II
L'ablazione della fibrillazione atriale persistente rimane una sfida. La fibrosi atriale sinistra svolge un ruolo importante nella fisiopatologia della fibrillazione...