Ibrutinib più Rituximab versus placebo più Rituximab per la macroglobulinemia di Waldenström: analisi finale dallo studio iNNOVATE


Lo studio iNNOVATE di fase III in doppio cieco, randomizzato e controllato con placebo ha mostrato un'efficacia prolungata della combinazione Ibrutinib ( Imbruvica ) e Rituximab ( MabThera ) nella macroglobulinemia di Waldenström ( WM ).

E' stata presentata l'analisi finale dello studio iNNOVATE.

I pazienti avevano macroglobulinemia di Waldenström sintomatica confermata, non-trattata in precedenza o precedentemente trattata; i pazienti con precedente Rituximab hanno avuto almeno una risposta minore al loro ultimo regime a base di Rituximab.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a Ibrutinib 420 mg una volta al giorno più Rituximab oppure placebo più Rituximab ( n=75 per braccio ).

L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ). Gli endpoint secondari includevano il tasso di risposta ( ORR ), il tempo al trattamento successivo, il miglioramento dell'emoglobina, la sopravvivenza globale ( OS ) e la sicurezza.

Con un follow-up mediano di 50 mesi, la sopravvivenza mediana libera da progressione non è stata raggiunta ( da 57.7 mesi a non-valutabile ) con Ibrutinib - Rituximab rispetto a 20.3 mesi con placebo - Rituximab ( hazard ratio, HR=0.250; P minore di 0.0001 ).

Il beneficio in termini di sopravvivenza senza progressione è risultato indipendente dallo stato del trattamento precedente, dallo stato delle mutazioni MYD88 e CXCR4 o dalle caratteristiche del paziente.

Tassi di risposta più elevati ( risposta parziale o migliore ) sono stati osservati con Ibrutinib - Rituximab ( 76% vs 31% con placebo - Rituximab; P minore di 0.0001 ) e si sono mantenuti nel tempo.

Il tempo mediano al trattamento successivo non è stato raggiunto con Ibrutinib - Rituximab rispetto a 18 mesi con placebo - Rituximab.

Un numero maggiore di pazienti trattati con Ibrutinib - Rituximab rispetto a placebo - Rituximab ha mostrato un miglioramento dell'emoglobina sostenuto ( 77% vs 43%; P minore di 0.0001 ).

La sopravvivenza globale mediana non è stata raggiunta in nessuno dei due bracci. Ibrutinib - Rituximab ha mantenuto un profilo di sicurezza gestibile; la prevalenza di eventi avversi di interesse clinico di grado 3 o superiore generalmente è diminuita nel tempo.

Nell'analisi finale di iNNOVATE con un follow-up mediano di 50 mesi, la combinazione di Ibrutinib e Rituximab ha mostrato una superiorità continua tra gli esiti clinici nei pazienti con macroglobulinemia di Waldenström indipendentemente dallo stato di mutazione MYD88 o CXCR4, dal trattamento precedente e dalle caratteristiche del paziente. ( Xagena2022 )

Buske C et al, J Clin Oncol 2022; 40: 52-62

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