Riduzione del rischio coronarico: dubbi sui sartani
Due analisi che stavano valutando i benefici cardiovascolari e cerebrovascolari dell’iniziale trattamento farmacologico per l’ipertensione, hanno mostrato che solo gli antagonisti del recettore dell’angiotensina ( anche noti come sartani ) non erano significativamente migliori rispetto al placebo nella prevenzione degli eventi coronarici.
Tutti i farmaci antipertensivi sono invece risultati migliori del placebo nella prevenzione dell’ictus.
I Ricercatori hanno incluso nelle loro meta-analisi tutti gli studi clinici con un periodo osservazionale minimo di 1 anno.
Criteri di inclusione erano l’essere ipertesi prima di iniziare lo studio e che il farmaco studiato doveva essere prescritto come terapia antipertensiva iniziale.
Nella prima meta-analisi che ha valutato la riduzione del rischio di ictus con la terapia antipertensiva ( popolazione di quasi 270.000 pazienti ), è stato osservato che tutti gli antipertensivi erano migliori del placebo nel ridurre il rischio di ictus.
I diuretici e i calcioantagonisti sono risultati leggermente più protettivi rispetto ai sartani, ma significativamente migliori nei confronti degli Ace inibitori e dei beta-bloccanti.
Tra i diuretici non è stata riscontrata alcuna differenza tra Clortalidone e Idroclorotiazide.
Nella seconda meta-analisi, che ha esaminato la riduzione del rischio di malattia coronarica ( popolazione di quasi 276.000 pazienti ), è emerso che tutti i farmaci con l’eccezione dei sartani, erano significativamente migliori del placebo o del non-trattamento nel ridurre il rischio di eventi coronarici. ( Xagena2009 )
Fonte: American Society of Hypertension ( ASH ) - Scientific Meeting, 2009
Cardio2009 Neuro2009 Farma2009
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