Schizofrenia: DMXB-A, un agonista nicotinico


I recettori nicotinici ( acetilcolina ) sono possibili bersagli terapeutici per la schizofrenia come dimostrano prove neurologiche e molecolari per i deficit di espressione dei recettori alfa-7-nicotinici.

DMXB-A [ 3-( 2.4-dimetossibenzilidene ) anabaseina ] è un parziale agonista alfa-7-nicotinico e può essere assunto per via orale.

Uno studio clinico di fase 1 ha mostrato miglioramenti cognitivi nella schizofrenia con l’uso di questa molecola.

Nello studio di fase 2 a tre rami, in doppio cieco e crossover, 31 pazienti schizofrenici sono stati trattati con due diverse dosi di DMXB-A e placebo per 4 settimane.

La MATRICS Consensus Cognitive Battery ha valutato gli effetti cognitivi e la Scale for the Assessment of Negative Symptoms ( SANS ) e la Brief Psychiatric Rating Scale ( BPRS ) quelli clinici.

I pazienti arruolati erano non-fumatori e hanno proseguito i loro trattamenti antipsicotici nel corso dello studio clinico.

Non sono state osservate differenze nelle valutazioni cognitive MATRICS tra DMXB-A e placebo nei tre rami di trattamento, ma i pazienti trattati con le più alte dosi di DMXB-A sono andati incontro a significativi miglioramenti nel punteggio totale SANS e miglioramenti al limite della significatività nel punteggio totale BPRS.

I miglioramenti sono stati più rilevanti nelle scale SANS specifiche per anedonia e alogia.

L’analisi del primo braccio di trattamento ha mostrato effetti del DMXB-A sulle sezioni MATRICS relative all’attenzione / vigilanza e memoria di lavoro, rispetto al basale.

Cinque pazienti hanno sviluppato tremore moderato e circa la metà ha manifestato nausea moderata nel corso del trattamento con DMXB-A.

In conclusione, DMXB-A, un agonista nicotinico che attiva i recettori alfa-7-nicotinici, è in grado di migliorare i sintomi negativi che sono generalmente resistenti al trattamento con farmaci antipsicotici agonisti della dopamina.
Tuttavia, l’utilità clinica di questo trattamento non è ancora stata determinata. ( Xagena2008 )

Freedman R et al, Am J Psychiatry 2008; 165: 1040-1047


Farma2008 Psyche2008


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