CD27, un possibile biomarcatore per la progressione da sindrome clinicamente isolata a sclerosi multipla
Secondo uno studio, i livelli di CD27 nel liquido cerebro-spinale ( CSF ) potrebbero rappresentare un potenziale biomarcatore clinico dopo un primo episodio demielinizzante per aiutare a definire quali pazienti avranno maggiore probabilità di sviluppare la sclerosi multipla e il grado di aggressività della malattia.
CD27 è un recettore delle cellule T, e le cellule T si ritiene svolgano un ruolo chiave nella sclerosi multipla. CD27 è rilevabile nel liquido cerebrospinale.
Nello studio, i ricercatori dell’Erasmus Medical Centre ( Rotterdam, Olanda ) hanno dimostrato che i pazienti con sindrome clinicamente isolata che avevano livelli più alti di CD27 nel liquido cerebro-spinale avevano una maggiore probabilità di sviluppare sclerosi multipla, e per coloro che hanno sviluppato sclerosi multipla un più elevato livello di CD27 era associato alla forma più attiva della malattia.
Questo è, tuttavia, uno studio preliminare che deve essere confermato in altri gruppi di pazienti e con un follow-up più lungo. Se i risultati dovessero essere replicati in un campione più ampio, CD27 potrebbe diventare un biomarcatore per valutare l'attività della sclerosi multipla.
Per lo studio, i ricercatori hanno misurato i livelli di CD27 solubile ( sCD27 ) in 77 pazienti con un primo episodio di malattia demielinizzante tra il 2002 e il 2015; i dati sono stati confrontati con 30 pazienti ( gruppo controllo ) sottoposti a puntura lombare per ragioni diverse dalla malattia neuroinfiammatoria.
E’emerso che i livelli di CD27 solubile erano significativamente più alti nei pazienti con sindrome clinicamente isolata ( media, 31.3 U/mL ), rispetto ai controlli ( media, 4.7 U/mL ).
I livelli di sCD27 sono anche risultati significativamente aumentati nei 39 pazienti con sindrome clinicamente isolata con futura diagnosi di sclerosi multipla ( media, 42.0 U/mL vs 23.2 U/mL per coloro che non hanno sviluppato sclerosi multipla ).
Inoltre, i pazienti con sindrome clinicamente isolata e alti livelli di sCD27 hanno presentato un più breve tempo alla diagnosi di sclerosi multipla, rispetto ai pazienti con bassi livelli di sCD27.
Dopo aggiustamento, l’analisi di regressione di Cox ha mostrato che sCD27 è un fattore predittivo indipendente per il tempo alla diagnosi di sclerosi multipla.
L'hazard ratio ( HR ) era 2.4 per un incremento di 100 U/mL di sCD27.
Lo studio ha anche trovato che nei pazienti che hanno avuto un secondo episodio clinico, quelli con livelli di sCD27 al di sopra del valore mediano avevano un tasso di recidive annualizzato, 5.5 volte più elevato, durante il follow-up rispetto a quelli con livelli sCD27 al di sotto della mediana.
Tuttavia, il titolo di sCD27 non è risultato correlato alla disabilità misurata alla scala EDSS ( Expanded Disability Status Scale ) più tardi nel corso della malattia.
Tuttavia solo 3 pazienti hanno raggiunto un punteggio EDSS di 4 o superiore, e tutti questi avevano livelli elevati di sCD27 ( superiore al valore mediano ).
Un totale di 21 pazienti su 77 con sindrome clinicamente isolata avevano livelli sCD27 inferiori al livello massimo dei controlli, e questi pazienti hanno presentato un decorso meno attivo.
In un'analisi multivariata, l'associazione tra i livelli di sCD27 e la futura diagnosi di sclerosi multipla si è mantenuta anche dopo aggiustamento per i fattori predittivi noti, come le bande oligoclonali, indice di IgG, e anomalie alla risonanza magnetica per immagini ( MRI ).
Ad oggi, la risonanza magnetica e le bande oligoclonali rimangono elementi base per la stratificazione del rischio nella sindrome clinicamente isolata. ( Xagena2017 )
Fonte: JAMA Neurology, 2017
Neuro2017 Diagno2017
Indietro
Altri articoli
Inibizione di CD40L con Frexalimab nella sclerosi multipla
La via costimolatoria CD40-CD40L regola le risposte immunitarie adattative e innate ed è stata implicata nella patogenesi della sclerosi multipla....
Briumvi a base di Ublituximab per il trattamento degli adulti con forme recidivanti di sclerosi multipla
Briumvi, il cui principio attivo è Ublituximab, è un medicinale indicato per il trattamento degli adulti con forme recidivanti di...
Rischio di nuova attività di malattia nei pazienti con sclerosi multipla che continuano o interrompono le terapie modificanti la malattia: DISCOMS
La sclerosi multipla tipicamente esordisce nei giovani adulti e l’attività della nuova malattia diminuisce con l’età. La maggior parte degli...
Prestazioni diagnostiche dell'aggiunta della regione del nervo ottico valutata mediante tomografia a coerenza ottica ai criteri diagnostici per la sclerosi multipla
Il nervo ottico è stato raccomandato come regione aggiuntiva per dimostrare la disseminazione nello spazio ( DIS ) nei criteri...
Effetti di Ibudilast sull'atrofia retinica nei sottotipi di sclerosi multipla progressiva: analisi post hoc dello studio SPRINT-MS
L'assottigliamento delle cellule gangliari - strato plessiforme interno ( GCIPL ), misurato mediante tomografia a coerenza ottica ( OCT ),...
Ruolo dei lipidi plasmatici e degli interventi con statine sul rischio e sulla gravità della sclerosi multipla
C’è stato un notevole interesse per le statine a causa dei loro effetti pleiotropici oltre alle loro proprietà ipolipemizzanti. Molti...
Rischio di sclerosi multipla tra gli utilizzatori di farmaci anti-TNF alfa
Gli agenti anti-fattore di necrosi tumorale alfa ( TNF-alfa ) sono una classe di farmaci biologici utilizzati per il trattamento...
Trapianto di cellule staminali emopoietiche nelle persone con sclerosi multipla attiva secondaria progressiva
Evidenze non-controllate hanno indicato che il trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche ( AHSCT ) può essere efficace nelle persone...
Rischio di sclerosi multipla tra gli utilizzatori di agenti anti-TNF-alfa
Gli agenti anti-fattore di necrosi tumorale alfa ( TNF-alfa ) sono una classe di farmaci biologici utilizzati per il trattamento...
Analisi metagenomica del microbioma intestinale della sclerosi multipla a esordio pediatrico
Poco si sa del potenziale funzionale del microbioma intestinale nella sclerosi multipla ( MS ) a esordio pediatrico. Sono state...