Terapia antipiastrinica e trombosi dello stent dopo impianto di stent a rilascio di Sirolimus


L’influenza dell’interruzione della terapia anti-piastrinica sul rischio di trombosi dello stent e su esiti clinici a lungo termine dopo impianto di stent a rilascio di Sirolimus ( Cypher ) non è stata valutata in modo adeguato.

Un gruppo di Ricercatori della Kyoto University in Giappone, ha valutato in uno studio osservazionale gli esiti a 2 anni su 10.778 pazienti con impianto di stent a rilascio di Sirolimus.

I dati sullo stato della terapia antipiastrinica nel corso del periodo osservazionale sono stati raccolti in maniera prospettica.

L’incidenza di trombosi da stent è stata pari a 0.34% a 30 giorni, 0.54% a 1 anno e 0.77% a 2 anni.

L’uso di una tienopiridina è stato mantenuto, rispettivamente, nel 97%, 62%, e 50% dei pazienti a 30 giorni, 1 anno e 2 anni.

I pazienti che hanno interrotto sia la tienopiridina sia l’Acido Acetilsalicilico ( ASA, Aspirina ) hanno mostrato tassi significativamente più elevati di trombosi dello stent rispetto a quelli che hanno continuato entrambe le terapie negli intervalli da 31 a 180 giorni, da 181 a 365 giorni e da 366 a 548 giorni dopo l’impianto dello stent ( 1.76% versus 0.1%; P
Quando l’interruzione della terapia con Acido Acetilsalicilico è stata presa in considerazione, i pazienti che avevano interrotto solo la tienopiridina non hanno mostrato un eccesso di trombosi dello stent in nessuno degli intervalli studiati.

I tassi aggiustati di morte o di infarto del miocardio a 24 mesi sono stati 4.1% per pazienti in terapia con tienopiridina e 4.1% in pazienti che non prendevano tienopiridina ( P=0.99 ) nell’analisi landmark a 6 mesi.

In conclusione, l’interruzione sia della tienopiridina sia dell’Acido Acetilsalicilico, ma non l’interruzione della sola terapia con tienopiridina, è risultata associata a un aumento del rischio di trombosi dello stent.
L’analisi landmark non ha mostrato nessun apparente beneficio clinico per l’uso della tienopiridina oltre 6 mesi dopo l’impianto di uno stent a rilascio di Sirolimus. ( Xagena2009 )

Kimura T et al, Circulation 2009;119: 987-995


Cardio2009 Farma2009


Indietro

Altri articoli


Il fenomeno di Kasabach-Merritt ( KMP ) nell'emangioendotelioma kaposiforme ( KHE ) è caratterizzato da trombocitopenia pericolosa per la vita...


La miosite da corpi inclusi è la miosite più frequente nei pazienti di età superiore a 50 anni. Gli immunosoppressori...


Il tumore maligno delle cellule epitelioidi perivascolari ( PEComa ) è un raro sarcoma aggressivo, senza trattamento approvato. Lo studio di...


Sirolimus ( Rapamune ) è sempre più utilizzato per trattare diverse anomalie vascolari, anche se mancano prove della sua efficacia....



L'uso di strutture in Acido Polilattico riassorbibili è limitata nella pratica clinica quotidiana per motivi di sicurezza e la mancanza...


Gli stent a rilascio di farmaco di nuova generazione con struttura metallica ultrasottile con polimero biodegradabile potrebbero facilitare la guarigione...



I pazienti con lupus eritematoso sistemico presentano una disfunzione delle cellule T che è stata attribuita all'attivazione del target della...