L’Atorvastatina riduce il danno miocardico durante intervento coronarico percutaneo
Piccoli infarti miocardici dopo intervento coronarico percutaneo ( PCI ) sono associati ad un più elevato rischio di eventi cardiaci.
Studi osservazionali hanno indicato che le statine possono abbassare il rischio di danno miocardico correlato alla procedura.
Lo studio ARMYDA ( Atorvastatin for Reduction of Myocardial Damage during Angioplasty ) ha valutato l’effetto dell’Atorvastatina ( Lipitor ) prima della procedura d’angioplastica.
Sono stati arruolati 153 pazienti con angina stabile cronica, che non stavano assumendo statine.
I pazienti sono stati assegnati in modo random ad Atorvastatina ( 40mg/die; n = 76 ) o a placebo ( n = 77 ), 7 giorni prima dell’intervento di PCI.
Tra i pazienti trattati con Atorvastatina sono stati osservati valori dei marker di danno miocardico meno marcati rispetto al placebo.
Inoltre, l’incidenza di infarto miocardico, determinato dai livelli di creatin-chinasi MB, dopo PCI, è stata del 5% nel gruppo trattato con la statina e del 18% nel gruppo placebo ( p = 0.025 ).
I dati di questo studio hanno mostrato che il pretrattamento con Atorvastatina ( 40mg/die per 7 giorni ) è in grado di ridurre in modo significativo il danno miocardico correlato con l’intervento coronarico percutaneo.( Xagena2004 )
Pasceri V et al, Circulation 2004; 110: 674-678
Cardio2004 Farma2004
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