Gli effetti del Pioglitazone nel lungo periodo sui lipidi non dipendono dalla terapia antiperglicemica o dall’uso di statine, al basale


Studi hanno mostrato che il trattamento con Pioglitazone ( Actos ) nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 può migliorare i parametri della dislipidemia diabetica.

Uno studio ha esaminato l’effetto del Pioglitazone sui livelli dei trigliceridi, colesterolo HDL, e colesterolo LDL nei pazienti partecipanti allo studio PROactive ( Prospective Pioglitazone Clinical Trial in Macrovascular Events ) per determinare se gli effetti sui lipidi da parte del Pioglitazone fossero modificati dalle differenti terapie antiperglicemiche o dall’uso delle statine, al basale.

Lo studio PROactive è uno studio randomizzato, in doppio cieco, che aveva come obiettivo quello di verificare gli esiti cardiovascolari nel lungo periodo nei pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2 ad alto rischio cardiovascolare, a cui veniva somministrato Pioglitazone o placebo in aggiunta ad un trattamento di base.

L’analisi post hoc ha mostrato che, indipendentemente dalla terapia antiperglicemica e dall’impiego delle statine, i livelli dei trigliceridi sono diminuiti in tutti i sottogruppi trattati con Pioglitazone ( da –9.9% a –12.3% ), mentre nel gruppo placebo è stato osservato solo un piccolo cambiamento.

Il colesterolo HDL è aumentato di circa 2 volte tanto con Pioglitazone ( 18.1% a 20.3% ) quanto con il placebo ( 8.1% a 11.8% ) in tutti i sottogruppi.

Il colesterolo LDL è aumentato moderatamente con Pioglitazone ( 5.2% a 9.6% ), rispetto al placebo ( 3.3% a 7.6% ).

In conclusione, il trattamento per lungo periodo con Pioglitazone produce miglioramenti durevoli nei livelli dei trigliceridi e nel colesterolo HDL, a prescindere dalla terapia antiperglicemica o dall’uso delle statine, al basale. ( Xagena2009 )

Spanheimer R et al, Am J Cardiol 2009; 104: 234-239


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