Prevenzione delle recidive di fibrillazione atriale con corticosteroidi dopo ablazione transcatetere con radiofrequenza


E’ stata valutata l'efficacia della terapia con corticosteroidi per prevenire la recidiva di fibrillazione atriale dopo isolamento della vena polmonare.

Un totale di 125 pazienti con fibrillazione atriale parossistica sono stati randomizzati a ricevere corticosteroidi ( gruppo corticosteroidi ) oppure placebo ( gruppo placebo ).

Nel gruppo corticosteroidi, è stato somministrato Idrocortisone per via endovenosa ( 2 mg/kg ) il giorno della procedura, ed è stato somministrato Prednisolone orale ( 0.5 mg/kg/die ) per 3 giorni dopo l’isolamento della vena polmonare.

La prevalenza di immediata recidiva di fibrillazione atriale ( 3 giorni dopo l’isolamento della vena polmonare ) è stata significativamente più bassa nel gruppo corticosteroidi ( 7% ) rispetto al gruppo placebo ( 31% ).

La temperatura corporea massima e la proteina C-reattiva ( CRP ) nei primi 3 giorni dopo l'ablazione e l'aumento della temperatura corporea e del livello di proteina C-reattiva al basale sono stati significativamente più bassi nel gruppo corticosteroidi rispetto al gruppo placebo.

Il trattamento con corticosteroidi non ha diminuito le recidive di fibrillazione atriale tra 4 e 30 giorni dopo l'ablazione.

Il tasso di assenza di fibrillazione atriale a 14 mesi post-ablazione è stato maggiore nel gruppo corticosteroidi ( 85% ) rispetto al gruppo placebo ( 71%, p=0.032 secondo log-rank test ).

In conclusione, un uso temporaneo di piccole quantità di corticosteroidi poco dopo l’ablazione della fibrillazione atriale può essere efficace e sicuro per prevenire non solo le recidive immediate di fibrillazione atriale, ma anche le recidive di fibrillazione atriale entro la metà del periodo di follow-up dopo l’isolamento della vena polmonare. ( Xagena2010 )

Koyama T et al, J Am Coll Cardiol 2010; 56: 1463-1472


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