Studio CABOSUN: Cabozantinib ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione rispetto a Sunitinib, diminuendo il tasso di progressione della malattia o di morte del 31%
I risultati dello studio CABOSUN che ha valutato Cabozantinib ( Cabometyx ) verso Sunitinib ( Sutent ) nei pazienti con carcinoma a cellule renali in fase avanzata, non-trattati, sono stati presentati al Congresso ESMO ( European Society for Medical Oncology )
Cabozantinib ha incontrato l'endpoint primario di miglioramento della sopravvivenza libera da progressione.
Lo studio CABOSUN è stato condotto da The Alliance for Clinical Trials in Oncology come parte della collaborazione con il National Cancer Institute’s Cancer Therapy Evaluation Program ( NCI-CTEP ).
Nello studio CABOSUN con un periodo di follow-up mediano di 20.8 mesi, Cabozantinib ha prodotto una riduzione statisticamente significativa e clinicamente rilevante del 31% del tasso di progressione della malattia o di mortalità [ hazard ratio, HR=0.69; IC 95% ( 0.48-0.99 ), p = 0.012 a una coda ].
La sopravvivenza mediana libera da progressione ( PFS ) con Cabozantinib è stata di 8.2 mesi contro 5.6 mesi con Sunitinib, con un miglioramento di 2.6 mesi ( 46% ) a favore di Cabozantinib rispetto a Sunitinib.
I benefici riguardanti la sopravvivenza libera da progressione erano indipendenti dal gruppo di rischio IMDC [ International Metastatic Renal Cell Carcinoma Database Consortium ] ( rischio intermedio o alto ) e la presenza o assenza di metastasi ossee al basale.
I risultati per Sunitinib erano in linea con quelli di una analisi retrospettiva pubblicata in precedenza che aveva riguardato 1174 pazienti con carcinoma renale a rischio intermedio o alto dal database IDMC, e aveva documentato una sopravvivenza mediana libera da progressione di 5.6 mesi con un trattamento mirato di prima linea, principalmente Sunitinib.
Nello studio CABOSUN il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) è risultato significativamente migliorato al 46% ( IC 95%, 34% - 57% ) per Cabozantinib contro il 18% ( IC 95%, dal 10% al 28% ) per Sunitinib.
Con un follow-up mediano di 22.8 mesi, la sopravvivenza mediana globale è stata pari a 30.3 mesi per Cabozantinib contro 21.8 mesi per Sunitinib [ HR=0.80, IC 95% ( 0.50-1.26 ) ].
CABOSUN ha arruolato 157 pazienti con carcinoma a cellule renali in fase avanzata, non-trattati in precedenza: l’80.9% dei pazienti era a rischio intermedio secondo i criteri IMDC e il 19.1% era a rischio elevato; il 36.3% dei pazienti presentava metastasi ossee, il 46% dei pazienti aveva un performance status ( PS ) ECOG 0, 41% ECOG PS 1 e il 13% ECOG PS 2.
Tutti i pazienti sono stati inclusi nelle analisi di efficacia secondo il principio di intent-to-treat. Le valutazioni del tumore sono state effettuate sulla base dei criteri RECIST.
Al momento della valutazione dell'endpoint primario di sopravvivenza libera da progressione, la durata mediana del trattamento nello studio CABOSUN era di 6.9 mesi con Cabozantinib e 2.8 mesi con Sunitinib; 13 pazienti hanno continuato il trattamento con Cabozantinib contro 2 pazienti trattati con Sunitinib.
La riduzione del dosaggio ha interessato, rispettivamente, il 58% e il 49% dei pazienti.
La percentuale di interruzione per eventi avversi è stata del 20% con Cabozantinib e del 21% con Sunitinib.
Un totale di 150 pazienti sono stati inclusi nell'analisi di sicurezza. Il 99% dei pazienti in entrambi i bracci ha presentato almeno un evento avverso.
I più comuni eventi avversi di grado 3 o 4 ( qualsiasi causa ) osservati in più del 5% dei pazienti sono stati: ipertensione ( 28% ), diarrea ( 10% ), eritrodisestesia palmo-plantare ( 8% ) e stanchezza ( 6% ) nel braccio Cabozantinib; ipertensione ( 22% ), stanchezza ( 15% ), diarrea e trombocitopenia ( 11% per entrambi ), e mucosite ( 6% ) nel braccio Sunitinib.
Eventi di grado 5 correlati al trattamento si sono manifestati in tre pazienti nel gruppo Cabozantinib ( danno renale acuto, sepsi e perforazione del digiuno ) e in due pazienti nel braccio Sunitinib ( sepsi e disturbi vascolari ).
Studio CABOSUN
CABOSUN è uno studio di fase 2 randomizzato e controllato, in aperto, che ha arruolato 157 pazienti con carcinoma a cellule renali in stadio avanzato a rischio medio o alto secondo i criteri IMDC.
I pazienti sono stati randomizzati in un rapporto 1: 1 a ricevere Cabozantinib ( 60 mg, una volta al giorno ) oppure Sunitinib ( 50 mg, una volta al giorno per 4 settimane, seguite da 2 settimane di pausa ).
L’endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione. Gli endpoint secondari erano la sopravvivenza globale ed il tasso di risposta obiettiva.
I pazienti eleggibili dovevano avere diagnosi di carcinoma renale a cellule chiare, localmente avanzato o metastatico, con ECOG tra 0 e 2, e rischio intermedio o alto secondo i criteri IDMC ( Heng, Journal of Clinical Oncology 2009 ).
Non sono stati arruolati i pazienti che avevano ricevuto una precedente terapia sistemica per il carcinoma a cellule renali. ( Xagena2016 )
Fonte: Ipsen, 2016
Onco2016 Nefro2016 Uro2016 Farma2016
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