Crioablazione versus energia a radiofrequenza per l'ablazione della tachicardia da rientro atrioventricolare di tipo nodale
La crioablazione rappresenta un’alternativa all'ablazione transcatetere con radiofrequenza per il trattamento della tachicardia da rientro atrio-ventricolare di tipo nodale.
Uno studio prospettico randomizzato ha verificato se la crioablazione fosse efficace quanto l'ablazione transcatetere con radiofrequenza durante un periodo osservazionale sia a breve che a lungo termine, con un minor rischio di blocco atrioventricolare permanente.
Un totale di 509 pazienti sono stati sottoposti a crioablazione ( n=251 ) o ad ablazione transcatetere con radiofrequenza ( n=258 ).
Gli endpoint primari erano l’immediato fallimento dell'ablazione, il blocco atrioventricolare permanente e la ricorrenza di tachicardia da rientro atrioventricolare di tipo nodale durante un follow-up di 6 mesi.
Gli endpoint secondari comprendevano parametri procedurali, funzionalità del dispositivo e percezione del dolore.
Un numero significativamente maggiore di pazienti nel gruppo crioablazione rispetto al gruppo ablazione transcatetere con radiofrequenza ha raggiunto l'endpoint primario ( 12.6% versus 6.3%, p=0.018 ).
La recidiva di tachicardia da rientro atrioventricolare di tipo nodale è risultata significativamente più frequente nel gruppo con crioablazione ( 9.4% versus 4.4%; p=0.029 ).
Nel gruppo con crioablazione, la durata del procedimento è stata maggiore ( 138 minuti versus 123; p=0.0012 ) e si sono verificati maggiori problemi relativi al dispositivo ( 13 pazienti versus 2; p=0.033 ).
La percezione del dolore è stata più bassa nel gruppo con crioablazione ( p minore di 0.001 ).
In conclusione, la crioablazione per tachicardia da rientro atrioventricolare di tipo nodale è efficace quanto l'ablazione transcatetere con radiofrequenza nel breve termine, ma è associata a un più alto tasso di recidiva a 6 mesi di follow-up.
Il rischio di blocco atrioventricolare permanente non differisce significativamente tra crioablazione e ablazione transcatetere con radiofrequenza.
I potenziali benefici della crioenergia relativi alla sicurezza dell'ablazione e la percezione del dolore sono controbilanciati da tempi procedurali più lunghi, maggiori problemi del dispositivo e alto tasso di recidiva. ( Xagena2010 )
Deisenhofer I et al, Circulation 2010; 122: 2239-2245
Cardio2010
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