Relazione tra tachicardia ventricolare non sostenuta dopo sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento del tratto ST e morte cardiaca improvvisa


La maggior parte degli studi che hanno analizzato la relazione tra tachicardia ventricolare dopo sindrome coronarica acuta e morte cardiaca improvvisa sono stati effettuati prima della grande diffusione di riperfusione, rivascolarizzazione o terapia medica contemporanea, e si sono limitati a infarto del miocardio con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ).

L'incidenza e le implicazioni prognostiche della tachicardia ventricolare in pazienti con sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento del tratto ST ( NSTE-ACS ) e che stanno ricevendo cure contemporanee non sono state esaminate.

Nello studio MERLIN-TIMI 36 ( Metabolic Efficiency With Ranolazine for Less Ischemia in Non-ST-Elevation Acute Coronary Syndrome-Thrombolysis in Myocardial Infarction 36 ) 6.560 pazienti ospedalizzati con sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento del tratto ST sono stati randomizzati a Ranolazina ( Ranexa ) o placebo in aggiunta alla terapia standard.

Per i primi 7 giorni dopo la randomizzazione è stata effettuata registrazione elettrocardiografica continua e i dati sono stati valutati in cieco.

La morte cardiaca improvvisa ( n=121 ) è stata valutata nel corso di un follow-up mediano di 1 anno.

In totale, 6.345 pazienti ( 97% ) hanno presentato registrazioni elettrocardiografiche continue adatte per l'analisi.

Rispetto ai pazienti senza tachicardia ventricolare ( n=2.764 ), non è stato osservato un aumento del rischio di morte cardiaca improvvisa in pazienti con solo triplette ventricolari ( n=1.978, 31.2% ) ( 1.4% versus 1.2% ); tuttavia il rischio di morte cardiaca improvvisa è risultato significativamente superiore nei pazienti con tachicardia ventricolare durata da 4 a 7 battiti ( n=1.172, 18.5% ) ( morte cardiaca improvvisa, 2.9%; hazard ratio aggiustato, HR=2.3; P minore di 0.001 ) e in pazienti con tachicardia ventricolare durata almeno 8 battiti ( n=431, 6.8% ) ( morte cardiaca improvvisa, 4.3%; hazard ratio aggiustato, 2.8; P=0.001 ).

Questo effetto è risultato indipendente dalle caratteristiche basali e dalla frazione di eiezione e la tachicardia ventricolare manifestatasi entro le prime 48 ore dopo il ricovero in ospedale non è risultata associata a morte cardiaca improvvisa.

In conclusione, la tachicardia ventricolare non-sostenuta è comune dopo il ricovero per sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento del tratto ST e anche episodi brevi di tachicardia ventricolare che durano da 4 a 7 battiti sono associati in maniera indipendente al rischio di morte cardiaca improvvisa nell'anno successivo. ( Xagena2010 )

Scirica BM et al, Circulation 2010; 122: 455-462


Cardio2010



Indietro

Altri articoli

Nei pazienti gravemente affetti da tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica, i beta-bloccanti spesso non sono sufficientemente protettivi. Uno studio ha valutato se...


L'Etripamil ( Cardamyst ) è un bloccante dei canali del calcio ( calcioantagonista ) ad azione rapida, somministrato per via...


I pazienti con tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica ( CPVT ) possono manifestare eventi aritmici pericolosi per la vita ( LTAE...


I bambini sintomatici con tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica ( CPVT ) sono a rischio di eventi aritmici ricorrenti. I beta-bloccanti...


La tempistica ottimale per l'ablazione con catetere della tachicardia ventricolare è un importante problema irrisolto. Non ci sono studi randomizzati...


L'ablazione con catetere come terapia di prima linea per la tachicardia ventricolare ( VT ) al momento dell'impianto del defibrillatore...


Tra i pazienti con defibrillatore cardioverter impiantabile ( ICD ) che hanno tachicardia ventricolare ( TV ) sintomatica, l'ablazione con...


I risultati dello studio NODE-301 hanno mostrato che Etripamil, un nuovo calcioantagonista ad azione rapida somministrato mediante spray nasale, non...


La tachicardia ventricolare polimorfa senza prolungamento dell'intervallo QT è ben descritta in pazienti senza cardiopatia strutturale ( principalmente fibrillazione ventricolare...


Nei pazienti con tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica ( CPVT ), gli shock da defibrillatore cardioverter impiantabile ( ICD ) sono...