Utilità dei cambiamenti assoluti e relativi nelle concentrazioni di troponina cardiaca nella diagnosi precoce dell’infarto miocardico acuto


Le attuali lineeguida per la diagnosi di infarto acuto del miocardio, richiedono tra i criteri anche un aumento e/o una caduta dei livelli di troponina cardiaca ( cTn ).

Non è chiaro se i cambiamenti assoluti e relativi nei livelli di troponina cardiaca abbiano una maggiore accuratezza diagnostica e siano quindi da preferire.

In uno studio prospettico, osservazionale e multicentrico è stata valutata l’accuratezza diagnostica dei cambiamenti assoluti ( delta ) e relativi ( delta% ) nei livelli di troponina cardiaca in 836 pazienti presentatisi al Pronto Soccorso con sintomi suggestivi di infarto acuto del miocardio.

Campioni ematici per la determinazione di troponina cardiaca T ( cTnT ) ad alta sensibilità e troponina cardiaca I ( cTnI ) ultra sono stati raccolti alla presentazione e dopo 1 e 2 ore in cieco.

La diagnosi finale è stata emessa da due cardiologi indipendenti.

L’area sotto la curva ROC per la diagnosi di infarto acuto del miocardio è risultata significativamente più alta per i cambiamenti di troponina cardiaca assoluti ( delta ) versus relativi ( delta% ) a 2 ore ( area sotto la curva ROC, troponina cardiaca T ad alta sensibilità: 0.95 versus 0.76, P inferiore a 0.001; troponina cardiaca I ultra: 0.95 versus 0.72, P inferiore a 0.001 ).

Il valore di cut off derivato dalla curva ROC per il cambiamento assoluto a 2 ore è stato pari a 0.007 microg/L per troponina cardiaca T ad alta sensibilità e 0.020 microg/L per troponina cardiaca I ultra ( entrambi livelli di cut off sono metà del 99esimo percentile del rispettivo saggio per troponina cardiaca ).

I cambiamenti assoluti sono risultati superiori a quelli relativi nei pazienti con valori di troponina cardiaca al basale sia bassi sia elevati.

In conclusione, i cambiamenti assoluti nei livelli di troponina cardiaca hanno mostrato un’accuratezza diagnostica significativamente più alta per l’infarto miocardico acuto rispetto ai cambiamenti relativi e sembrano dunque essere i criteri preferiti per distinguere l’infarto acuto del miocardio da altre cause che portano ad aumenti dei livelli di troponina cardiaca. ( Xagena2011 )

Reichlin T et al, Circulation 2011; 124: 136-145



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