Stati Uniti: approvato Xalkori per il trattamento del tumore del polmone non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico


L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha concesso l'approvazione accelerata a Crizotinib ( Xalkori ) per il trattamento di pazienti con carcinoma del polmone non a piccole cellule ( NSCLC ), avanzato o metastatico, ALK-positivo.

In concomitanza con l'approvazione di Crizotinib l'FDA ha approvato Vysis ALK Break-Apart FISH Probe Kit. Questo test diagnostico è progettato per rilevare i riarrangiamenti a livello del gene ALK ( Anaplastic Lymphoma Kinase ) nel tumore NSCLC.

L'approvazione si è basata su due studi a singolo braccio, Studio A ( n=136 pazienti ) e Studio B ( n=119 ).
Crizotinib, 250 mg è stato somministrato per via orale due volte al giorno, a 255 pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico, ALK-positivo.
L'età media dei pazienti era di 52 anni; il 63% era di razza caucasica, il 30% era asiatico, il 48% era di sesso maschile e l’84% aveva un performance status ECOG di 0 o 1. Meno del 3% dei pazienti erano fumatori correnti; il 96% presentava un adenocarcinoma, il 95% aveva malattia metastatica, e il 94% aveva ricevuto un precedente trattamento sistemico per tumore NSCLC.

L'endpoint primario di entrambi gli studi era il tasso di risposta oggettivo ( ORR ) valutato dallo sperimentatore.
Nello Studio A, ORR è stato pari al 50% con una durata mediana della risposta di 42 settimane.
Nello Studio B, ORR è stato pari a 61% con una durata mediana della risposta di 48 settimane.
Risposte complete sono state osservate nell’1% dei pazienti.
Nessuna differenza nel tasso ORR è stata osservata riguardo a performance status, numero di precedenti regimi chemioterapici, o percentuale di cellule con riarrangiamento del gene ALK.

Le reazioni avverse più comuni ( almeno il 25% ), riscontrate in entrambi gli studi, sono state: disturbi della vista, nausea, diarrea, vomito, edema, e costipazione.
I disturbi della vista comprendevano deficit visivo, fotopsia, visione offuscata, corpi mobili vitreali, fotofobia, e diplopia; le reazioni avverse di grado 3-4 hanno interessato almeno il 4% dei pazienti e consistevano in un aumento di ALT ( alanina aminotransferasi ) e neutropenia.
Negli studi clinici Crizotinib è stato associato a forma grave di polmonite, correlata al trattamento, pericolosa per la vita o fatale, con una frequenza dell’1.6%.

La dose raccomandata di Crizotinib è di 250 mg per via orale due volte al giorno. ( Xagena2011 )

Fonte: FDA, 2011



Farma2011 Onco2011 Pneumo2011


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