I vaccini anti-papillomavirus nella prevenzione del tumore della cervice
Il vaccino contro il papillomavirus umano ( HPV ) può rappresentare un mezzo efficace per ridurre l’incidenza del tumore alla cervice e di altri tumori come quello dell’ano, del pene, della vagina e della vulva.
L’infezione genitale da HPV è comune, e solo negli Stati Uniti si stima che ogni anno ci siano 6.2 milioni di nuove infezioni.
Sebbene la maggior parte delle infezioni siano asintomatiche e transitorie, l’infezione persistente con tipi oncogenici di HPV può comportare gravi problemi di salute.
Il tumore della cervice è all’undicesimo posto tra i tumori che colpiscono le donne statunitensi, con una stima di 10.370 nuovi casi e 3.720 morti nel solo 2005.
Sono in sviluppo 2 vaccini contro il papillomavirus umano.
Il vaccino della Merck è un quadrivalente, somministrato in 3 dosi ( 0, 2 e a 6 mesi ) sia alle donne che agli uomini.
Il motivo per l’estensione della vaccinazione anche agli uomini è quello di evitare la trasmissione del virus HPV alle donne o ad altri uomini.
Il vaccino protegge contro i tipi 16 e 18 di HPV che sono responsabili di quasi il 70% dei casi di tumore della cervice, dell’ano e ai genitali, e contro i tipi 6 e 11 che, invece, causano quasi il 90% dei casi di condiloma genitale.
Inoltre, i tipi 6 e 11 causano quasi il 90% dei casi di papillomatosi respiratoria recidivante, una rara ma debilitante malattia che può presentarsi nei bambini come negli adulti, nei quali i papillomi ostruiscono le vie aeree.
Il vaccino di GlaxoSmithKline ( GSK ) è bivalente contro i tipi 16 e 18 del virus HPV, da somministrare in 3 dosi ( 0, 1 e a 6 mesi ), solo alle donne.
I dati presentati all’Advisory Committee on Immunization Practices ( ACIP ) hanno mostrato che i due vaccini hanno un alto grado di efficacia e che la risposta immunitaria è più forte nelle persone che sono vaccinate durante il periodo adolescenziale.
Merck ha richiesto all’FDA l’approvazione del suo vaccino con la raccomandazione di due età vaccinali ( ragazzi e ragazze: 0-15 anni; donne: 16-26 anni ).
L’FDA dovrà stabilire il periodo di età per la vaccinazione.
L’età di 11-12 anni viene considerata importante perché conferirebbe immunità prima che gli adolescenti diventino sessualmente attivi.
Nonostante gli studi compiuti, rimangono ancora aperte alcune questioni, tra le quali la durata dell’immunità.
Non è nota inoltre l’accettazione della vaccinazione da parte delle giovani donne.( Xagena2006 )
Fonte: The New England Journal of Medicine, 2006
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