L’impiego per lungo tempo del Tamoxifene nel trattamento del tumore della mammella aumenta il rischio di tumore dell’endometrio a prognosi infausta


Alcuni studi clinici compiuti su piccoli numeri di pazienti sono giunti alla conclusione che il Tamoxifene era associato all’insorgenza dei tumori dell’endometrio a basso grado e con prognosi favorevole.
Per verificare queste conclusioni è stato progettato uno studio clinico che ha coinvolto 309 donne che presentavano carcinoma endometriale dopo essere state sottoposte a trattamento con Tamoxifene per tumore della mammella e 860 donne con tumore alla mammella , ma senza carcinoma dell’endometrio.
I ricercatori del Netherlands Cancer Institute e del Comprehensive Cancer Centers’ Alert hanno ossevato che l’impiego di Tamoxifene aumentava il rischio relativo di sviluppare il carcinoma endometriale dell’1,5 . Il rischio aumentava a 2 nelle donne che assumevano Tamoxifene per 2-5 ani, e a 6,9 nelle donne che lo assumevano per almeno 5 anni.
Inoltre i ricercatori hanno visto che i tumori dell’endometrio che si sviluppaano nei pazienti che utilizzavano Tamoxifene da 2 o più anni , erano di grado III o IV. La sopravvivenza a 3 anni era più bassa in coloro che assumevano Tamoxifene rispetto a coloro non prendevano il farmaco. Gli Autori, pur riconoscendo l’utilità del trattamento con Tamoxifene nelle donne colpite da tumore della mammella, sottolineano il rischio dell’impiego del farmaco nella prevenzione del tumore della mammella a causa della possibile insorgenza del tumore dell’endometrio.

(Van Leeuwen FE et al, Lancet 2000; 356: 881-887)


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