Terapia neoadiuvante e adiuvante con Trastuzumab in pazienti con tumore alla mammella localmente avanzato positivo per HER2
Nello studio randomizzato, controllato e di fase 3 trial NeOAdjuvant Herceptin ( NOAH ) condotto in donne con carcinoma mammario HER2-positivo localmente avanzato o infiammatorio, la terapia neoadiuvante con Trastuzumab ( Herceptin ) ha migliorato in modo significativo il tasso di risposta patologica completa e la sopravvivenza libera da eventi.
Sono stati riportati i risultati aggiornati della analisi primaria per stabilire il beneficio a lungo termine della terapia neoadiuvante contenente Trastuzumab.
Nello studio multicentrico, in aperto e randomizzato condotto le partecipanti sono state assegnate in maniera casuale e in rapporto 1:1 a ricevere chemioterapia neoadiuvante da sola o con 1 anno di Trastuzumab ( contemporaneamente alla chemioterapia neoadiuvante e proseguito dopo la chirurgia ).
Un gruppo parallelo con malattia HER2-negativa è stato incluso nello studio e ha ricevuto solo chemioterapia neoadiuvante.
L’endpoint primario era la sopravvivenza libera da eventi e le analisi sono state condotte per intention-to-treat.
Nel periodo 2002-2005 sono state arruolate 235 pazienti con malattia HER2-positiva, 118 delle quali hanno ricevuto la sola chemioterapia e 117 chemioterapia più Trastuzumab.
Altre 99 pazienti con malattia HER2-negativa sono state incluse nella coorte parallela.
Dopo un follow-up mediano di 5.4 anni il beneficio sulla sopravvivenza libera da eventi con l’aggiunta di Trastuzumab alla chemioterapia si è mantenuta in pazienti con malattia HER2-positiva.
La sopravvivenza libera da eventi a 5 anni è stata del 58% nelle pazienti del gruppo Trastuzumab e del 43% in quelle del gruppo chemioterapia; l’hazard ratio ( HR ) non-aggiustato per la sopravvivenza libera da eventi tra i due gruppi di trattamento randomizzati con malattia HER2-positiva è stato pari a 0.64 ( log-rank p a 2 code=0.016 ).
La sopravvivenza libera da eventi è risultata fortemente associata a remissione patologica completa nelle pazienti che hanno assunto Trastuzumab.
Delle 68 pazienti con una risposta patologica completa ( 45 con Trastuzumab e 23 con la sola chemioterapia ), l’hazard ratio per la sopravvivenza libera da eventi tra quelle sottoposte a trattamento con e senza Trastuzumab è stato pari a 0.29.
Durante il follow-up solo 4 eventi cardiovascolari sono stati considerati correlati al trattamento dai ricercatori ( linfostasi di grado 2 linfedema di grado 2, ciascuno in una paziente del gruppo Trastuzumab, e trombosi di grado 2 e trombosi venosa profonda di grado 2, ciascuno in una paziente del gruppo solo chemioterapia ).
In conclusione, questi risultati hanno mostrato un beneficio sostenuto nella sopravvivenza libera da eventi con una terapia neoadiuvante contenente Trastuzumab seguita da trattamento adiuvante con Trastuzumab in pazienti con carcinoma alla mammella localmente avanzato o infiammatorio, e fa nuova luce sulla associazione tra remissione patologica completa ed esiti a lungo termine nella malattia tumorale HER2-positiva.
Gianni L et al, Lancet Oncol 2014; 15: 640-647
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