Tumore alla mammella - Tamoxifene: Dr Jekill e Mr Hyde ?


Studi clinici prospettici hanno dimostrato che il trattamento adiuvante con Tamoxifene riduce il rischio annuale di morte nelle donne con carcinoma mammario invasivo di circa il 15% nell’arco di 10-15 anni.

Tutte le pazienti con tumore alla mammella invasivo dovrebbero assumere il Tamoxifene ?

Il Tamoxifene trova giustificazione solo nelle donne i cui tumori esprimono il recettore per l’estrogeno ( ER ).

Tuttavia anche tra le donne con tumore alla mammella ER–positivi, solo il 40-50% trae beneficio dal trattamento con Tamoxifene.
Questo sta ad indicare che un’alta percentuale di tumori ER-positivi sono resistenti al Tamoxifene.

Il Tamoxifene non è scevro da effetti indesiderati ed occasionalmente è associato a grave tossicità.

Il fatto che il Tamoxifene non è efficace in tutti i tumori ER-positivi può trovare spiegazione nella biologia dei recettori per gli estrogeni e di altri recettori degli ormoni steroidei.

Il Tamoxifene non è un anti-estrogeno, ma un SERM ( selective estrogen receptor modulator ).

I SERM presentano attività sia agoniste che antagoniste, in base al tipo di recettore per l’estrogeno, alfa o beta.
Inoltre il legame con ER è influenzato dal co-attivatore e dal co-repressore.

E’ quindi possibile che il Tamoxifene possa agire come agonista in alcuni carcinomi mammari ormone-dipendenti.

Studi in vitro hanno dimostrato che linee cellulari tumorali, la cui crescita è inizialmente inibita dal Tamoxifene e da altri SERM, sono stimolate a crescere dopo lunga esposizione a basse concentrazioni di Tamoxifene.

Qual è il meccanismo molecolare alla base della diversità d’azione del Tamoxifene ?

Lo studio di Shou et al ( J Natl Cancer Inst 2004; 96: 926-935 ) mostra che il Tamoxifene si comporta come un agonista a livello delle cellule tumorali mammarie , che esprimono alti livelli del co-attivatore AIB1 e di HER-2.

E’ dimostrato che i pazienti, i cui tumori ip eresprimono HER-2, trattati con Tamoxifene hanno una maggiore incidenza di recidive e di mortalità rispetto a coloro che non assumono questo farmaco.

Il Gefitinib ( Iressa ), un inibitore EGFR, che agisce inibendo HER-2, è in grado di ripristinare l’attività antitumorale del Tamoxifene.

Recenti studi hanno indicato che gli inibitori dell’aromatasi potrebbero essere più efficaci del Tamoxifene nei confronti dei tumori alla mammella ormone-dipendenti.

Questi farmaci comprendono: Anastrozolo ( Arimidex ), Letrozolo ( Femara ), Exemestane ( Aromasin ).

Gli inibitori dell’aromatasi, che impediscono la trasformazione dei precursori ad estradiolo, non presentano la tipica tossicità del Tamoxifene e di altri SERM ( trombosi, carcinoma dell’utero ), ma piuttosto quella della deplezione dell’estrogeno ( osteoporosi, fratture ossee ). ( Xagena2004 )


Hayes DF et al, J Natl Cancer Inst 2004; 96: 895 – 897


Onco2004 Farma2004 Gyne2004


Indietro

Altri articoli

Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...


Il raggiungimento della risposta patologica completa ( pCR ) è fortemente prognostico per la sopravvivenza libera da eventi ( EFS...


È stato esaminato il rischio di malattie cardiovascolari e di mortalità nelle donne con tumore al seno in base alla...


Sono state studiate diverse strategie neoadiuvanti di de-escalation per ridurre l'uso della chemioterapia nel tumore mammario in fase iniziale HER2-positivo,...


L'aggiunta di Pembrolizumab ( Keytruda ) alla chemioterapia neoadiuvante ha portato a una percentuale significativamente più alta di pazienti con...


Le pazienti con tumore mammario avanzato pretrattato positivo al recettore per gli estrogeni ( ER ) / negativo al recettore...


Everolimus ( Afinitor ), un inibitore orale del target della rapamicina nei mammiferi ( mTOR ), migliora la sopravvivenza libera...


La combinazione dello standard di cura ( Pertuzumab - Trastuzumab, chemioterapia ) con l'immunoterapia contro il tumore può potenziare l'immunità...


La Commissione Europea ha approvato Enhertu ( Trastuzumab Deruxtecan ), un anticorpo monoclonale coniugato, come monoterapia per il trattamento dei...


Il trattamento con bifosfonati nei pazienti con carcinoma mammario in fase iniziale è diventato parte della cura, ma la durata...