Tumore della mammella HER-2+: alternative al Trastuzumab


Gli anticorpi terapeutici sono farmaci mirati per il trattamento dei pazienti affetti da tumore.
Il Trastuzumab ( Herceptin ), un anticorpo monoclonale umanizzato che ha come bersaglio HER-2, un recettore del fattore di crescita epidermico umano, assume particolare importanza nel trattamento dei tumori del seno, che iperesprimono HER-2.

Gli anticorpi umani si legano specificatamente alle cellule tumorali che esprimono l’antigene bersaglio e, attraverso diversi meccanismi, portano alla degradazione le cellule tumorali.

Solo un terzo dei pazienti, tuttavia, risponde inizialmente alla monoterapia a base di Trastuzumab e la maggior parte dei pazienti responsivi mostra una progressione della malattia entro un anno dall’inizio del trattamento. Per questa ragione composti alternativi che abbiano come bersaglio il recettore HER-2 o che agiscono sul pathway di segnale rivestono una certa importanza.

Il Lapatinib ( Tykerb ) è un inibitore della tirosin chinasi in grado di bloccare il dominio tirosin chinasico del recettore del fattore di crescita epidermico e di HER-2. Questo farmaco sembra essere promettente per il trattamento del tumore dopo il fallimento del Trastuzumab, e potrebbe essere efficace contro le metastasi cerebrali.

Altre startegie nei casi di malattia resistente al Trastuzumab includono anticorpi con una doppia specificità ( che legano HER-2 ed i recettori Fc, e quindi dirigono le cellule immunitarie contro il tumore ), la combinazione di anticorpi, o anticorpi diretti contro la vascolarizzazione tumorale mediante il blocco del fattore di crescita endoteliale vascolare ( VEGF ) o dei suoi recettori.

Anche HSP 90 ( Heat Shock Protein ), una proteina chaperone che controlla il corretto ripiegamento di HER-2, rappresenta un bersaglio potenziale.

Gli inibitori multitarget della chinasi, come Sunitinib ( Sutent ) o Sorafenib ( Nexavar ), sono già una realtà per quanto riguarda il carcinoma del rene.
Questi farmaci sono già stati valutati nel tumore della mammella, e potrebbero rappresentare delle interessanti opzioni terpeutiche sia per la malattia HER-2 positiva che per la malattia HER-2 negativa. ( Xagena2007 )

Bartsch R et al, BioDrugs. 2007; 21: 69-77
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