Durvalumab più Gefitinitib è promettente nel tumore polmonare non-a-piccole cellule EGFR-mutato
I primi risultati di uno studio di fase I di Durvalumab più Gefitinib ( Iressa ) hanno dimostrato tollerabilità e attività antitumorale incoraggiante nei pazienti naive agli inibitori della tirosin-chinasi ( TKI ) con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) e mutazioni EGFR.
Durvalumab è un anticorpo monoclonale IgG1 umano che blocca selettivamente l'interazione del ligando di morte programmata 1 ( PD-L1 ) con PD-1 e CD-80, e Gefitinib è un inibitore della tirosin-chinasi di EGFR, che viene utilizzato nel tumore del polmone non-a-piccole cellule.
I bracci di trattamento avevano 10 pazienti ciascuna: i pazienti nel braccio 1 hanno ricevuto Durvalumab 10 mg/kg ogni 2 settimane più Gefitinib 250 mg una volta al giorno; i pazienti nel braccio 2 hanno ricevuto 4 settimane di monoterapia con Gefitinib seguite da Durvalumab più Gefitinib alla stessa dose del braccio 1.
Gli endpoint primari dello studio erano sicurezza e tollerabilità e gli endpoint secondari comprendevano la risposta del tumore in base a RECIST 1.1, la farmacocinetica, la farmacodinamica, e l’immunogenicità.
Gli endpoint primari di tollerabilità e sicurezza sono stati soddisfatti.
La combinazione Gefitinib / Durvalumab è risultata tollerata nella maggior parte dei pazienti.
Gli eventi avversi correlati al trattamento di ogni grado più frequentemente riportati che si sono verificati in 4 o più pazienti sono stati diarrea, che è stata segnalata, rispettivamente, dall'80% e dal 60% dei pazienti nel braccio 1 e 2.
Nel braccio 1, il 70% dei pazienti ha riportato un aumento di ALT ( alanina aminotransferasi ) e il 60% dei pazienti ha avuto eruzioni cutanee.
Nel braccio 2, il 60% dei pazienti ha riportato un aumento di ALT o prurito.
Elevati valori di AST ( aspartato transaminasi ) / ALT ( asintomatici ) sono stati osservati in entrambi i bracci con maggiore incidenza / gravità nel braccio 2.
L’aumento di ALT / AST è stato gestito mediante interruzione della dose / uso di steroidi; i pazienti sono stati in grado di continuare il trattamento nel braccio 1 ( Durvalumab e Gefitinib, in modo concomitante ).
La sospensione dello studio a causa di eventi avversi CTC ( Common Terminology Criteria ) di grado 3/4 correlati al trattamento è stata riportata solo nel braccio 2, in cui 3 pazienti hanno interrotto il trattamento a causa di un aumento di ALT e/o AST; un paziente ha interrotto a causa di polmonite.
L'efficacia è stata valutata a 8 o più settimane per 19 pazienti; 9 pazienti nel braccio 1 e 10 pazienti nel braccio 2 avevano dati valutabili.
Il miglior tasso di risposta obiettiva (ORR) nel braccio 1 è stato pari a 77.8%, con 7 su 9 pazienti che hanno dimostrato una risposta.
Il miglior ORR nel braccio 2 è stato 80.0%, con 8 pazienti su 10 che hanno mostrato una risposta.
Un paziente ( 11.1% ) nel braccio 1 ha raggiunto una risposta completa. Una risposta parziale è stata ottenuta in 6 ( 66.7% ) e 8 ( 80.0% ) pazienti, rispettivamente, nei bracci 1 e 2.
Malattia stabile della durata di 8 settimane o più è stata osservata in 2 ( 22.2% ) e in 1 paziente ( 10.0% ), rispettivamente, nei bracci 1 e 2.
Malattia stabile della durata di 24 settimane o più è stata osservata in 1 paziente ( 10% ) nel braccio 2.
I profili farmacocinetici hanno dimostrato somiglianze con la monoterapia; è stata osservata una inibizione di PD-L1 solubile e l'assenza di attività degli anticorpi anti-farmaco.
Le strategie anti-PD-1 / PD-L1 sono attualmente considerate come trattamenti di seconda linea del carcinoma del polmone non-a-piccole cellule con tassi di risposta fino a circa il 20%.
Le risposte sono durevoli, e si sono tradotte in una notevole sopravvivenza a lungo termine.
La tossicità è in generale meno presente rispetto al trattamento chemioterapico ( 50-69% ), eventi avversi di grado 3-4 correlati al trattamento sono presenti nell’8-16% dei casi, eventi avversi di grado 3-4 specifici immuno-correlati in circa il 5% e gli eventi avversi che portano alla sospensione del trattamento in circa il 5%.
In conclusione, la dose di 10 mg/kg Durvalumab più Gefitinib a 250 mg è risultata generalmente ben tollerata.
L'attività antitumorale osservata con questo regime in pazienti naive agli inibitori della tirosin-chinasi con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule e mutazioni sensibilizzanti di EGFR supporta ulteriori valutazioni del trattamento combinato Durvalumab / Gefitinib in questo tumore.
Ulteriori analisi esplorative dei biomarcatori in biopsie di tumori pre / post-trattamento ( ad esempio pEGFR, PD-L1 ) e in campioni di sangue intero sono in corso per chiarire ulteriormente il meccanismo d'azione di EGFR-TKI in combinazione con l’immunoterapico. ( Xagena2016 )
Fonte: European Lung Cancer Conference ( ELCC ), 2016
Pneumo2016 Onco2016 Farma2016
Indietro
Altri articoli
Segmentectomia versus lobectomia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule periferico di piccole dimensioni con aspetto radiologicamente solido-puro
Sebbene la segmentectomia sia risultata migliore della lobectomia in termini di sopravvivenza globale ( OS ) per i pazienti con...
Nivolumab più chemioterapia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico con mutazione di EGFR dopo progressione della malattia con gli inibitori della tirosina chinasi di EGFR: risultati finali di CheckMate 722
Lo studio di fase III CheckMate 722 ha valutato Nivolumab ( Opdivo ) più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti...
Pemetrexed o Vinorelbina più Cisplatino per il tumore polmonare non-a-piccole cellule non-squamoso in stadio II-IIIA resecato: sopravvivenza globale a 5 anni dello studio JIPANG
JIPANG è uno studio di fase III in aperto che ha valutato l’efficacia di Pemetrexed ( Alimta ) più Cisplatino...
Sopravvivenza globale con Osimertinib nel tumore polmonare non-a-piccole cellule resecato con mutazione EGFR
Tra i pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecato, con mutazione del recettore del fattore di crescita...
Associazione della valutazione basata sull'apprendimento automatico dei linfociti infiltranti il tumore su immagini istologiche standard con gli esiti dell'immunoterapia nei pazienti con cancro polmonare non-a-piccole cellule
Attualmente, i biomarcatori predittivi per la risposta alla terapia con inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ) nel carcinoma polmonare...
Segmentectomia per tumore polmonare in predominanza a vetro smerigliato con un diametro del tumore di 3 cm o inferiore inclusa opacità a vetro smerigliato: studio JCOG1211
Sebbene la segmentectomia sia una procedura chirurgica ampiamente utilizzata, la lobectomia è la procedura standard per il tumore polmonare non-a-piccole...
Tumore polmonare non-a-piccole cellule: trattamento della resistenza agli inibitori tirosin-chinasici EGFR - Lineeguida AIOT 2023
La maggior parte dei pazienti con carcinoma del polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) e mutazione di EGFR trattati in prima...
Atezolizumab più Bevacizumab come trattamento di prima linea per i pazienti con tumore polmonare non a piccole cellule metastatico non squamoso con elevato carico di mutazioni tumorali
Le combinazioni di farmaci antiangiogenici con la proteina anti-PD-1 e gli agenti anti-PD-L1 rappresentano una nuova opzione terapeutica per il...
Efficacia e sicurezza di Lorlatinib di prima linea rispetto a Crizotinib nei pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule ALK-positivo: studio CROWN
Dopo un follow-up mediano di 18.3 mesi, l'inibitore della tirosina-chinasi di ALK di terza generazione, Lorlatinib ( Lorviqua ), ha...
Radioterapia ablativa stereotassica con o senza immunoterapia per il tumore polmonare non-a-piccole cellule recidivante isolato o in stadio iniziale del parenchima polmonare
La radioterapia ablativa stereotassica ( SABR ) è il trattamento standard per il tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC )...