Tumore del polmone non a piccole cellule, precedentemente trattato: promettenti risultati dall’associazione Vandetanib e Docetaxel


Vandetanib ( Zactima ) è un inibitore da assumere giornalmente per via orale del recettore di tipo 2 del fattore di crescita endoteliale vascolare ( VEGFR-2 ) e dell’attività chinasica del recettore del fattore di crescita epidermico ( EGFR ).

E’ stata valutata l’attività di Vandetanib, associato a Docetaxel ( Taxotere ) nei pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule ( NSCLC ), non precedentemente trattato.

Questo studio, suddiviso in due parti, comprendeva una fase run-in in aperto ed una fase randomizzata in doppio cieco.

I pazienti considerati idonei per lo studio presentavano carcinoma del polmone non a piccole cellule localmente avanzato o metastatico ( stadio IIIB/IV ) dopo fallimento della chemioterapia di prima linea basata sul Platino.

L’obiettivo primario della fase randomizzata era il prolungamento della sopravvivenza libera da malattia nei pazienti che avevano ricevuto Vandetanib ( 100 o 300 mg/die ) più Docetaxel ( 75 mg/m2 con infusione endovenosa ogni 21 giorni ) versus placebo più Docetaxel.
Gli obiettivi secondari includevano il tasso di risposta, la sopravvivenza generale, la sicurezza e la tollerabilità.

Nella fase randomizzata ( n=127 ), la sopravvivenza libera da progressione ( valore mediano ) è stata di 18,7 settimane per Vandetanib 100 mg più Docetaxel ( n=42; hazard ratio versus Docetaxel, HR=0,64; P a una coda = 0,037 ); 17,0 settimane per Vandetanib 300 mg più Docetaxel ( n = 44; hazard ratio versus Docetaxel, HR=0,83; P a una coda = 0,231 ); e di 12 settimane per Docetaxel ( n= 41 ).

Non ci sono state differenze statisticamente significative nella sopravvivenza generale tra i tre bracci di trattamento.

Eventi avversi comuni includevano diarrea, rash e prolungamento asintomatico dell’intervallo QT corretto ( QTc ).

In conclusione si può affermare che l’obiettivo primario è stato raggiunto con Vandetanib 100 mg più Docetaxel, mostrando un significativo prolungamento della sopravvivenza libera da progressione, rispetto al Docetaxel in relazione a livelli di specificità prespecificati. ( Xagena2007 )

Heymach JV et al, J Clin Oncol 2007; 25: 4270-4277


Pneumo2007 Farma2007 Onco2007


Indietro

Altri articoli



I cambiamenti radiografici potrebbero non catturare completamente gli effetti del trattamento degli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ). Sono state...


Attualmente non esiste una terapia standard per migliorare l'anoressia correlata al tumore, che ostacola la sopravvivenza. La Mirtazapina ( Remeron...


Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...


Lo studio di fase II HERTHENA-Lung01 ha mostrato che il trattamento con il coniugato anticorpo-farmaco Patritumab deruxtecan ( HER3-DXd...


Selpercatinib ( Retsevmo ), un inibitore della chinasi RET di prima classe, altamente selettivo, potente e CNS-attivo, è attualmente approvato...


Questo primo studio sull’uomo di incremento ed espansione della dose ha valutato la sicurezza, la tollerabilità e l’attività antitumorale di...


Tra i pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ), resecato, con mutazione del recettore del fattore di crescita...


L'inibitore del checkpoint immunitario ( ICI ) più il trattamento di combinazione con chemioterapia ( inibitore del checkpoint immunitario -...